Bilancio in salvo in extremis ma sul revisore è alta tensione

di Lino Febbrari
La sede dell’Unione dei Comuni della Valsaviore
La sede dell’Unione dei Comuni della Valsaviore
La sede dell’Unione dei Comuni della Valsaviore
La sede dell’Unione dei Comuni della Valsaviore

Il rischio era molto concreto, e stavolta gli attori protagonisti non si sono fatti trovare impreparati riuscendo a dare un via libera al bilancio sul filo di lana: sul capo dell’Unione dei Comuni della Valsaviore pendeva la spada di Damocle del commissariamento qualora non fosse stato approvato il conto consuntivo del 2017. Insieme alla soddisfazione dei conti finalmente approvati è arrivata però, almeno per qualcuno, la delusione della smentita della presunta incompatibilità tra il ruolo di revisore dei conti e quello di consigliere dell’Agenzia regionale anticorruzione del controllore dei numeri dell’ente. La fronda contro Giovanna Ceribelli responsabile dell’organo di controllo, si era manifestata lo scorso 5 giugno, quando l’esperta aveva bocciato il documento finanziario dell’Unione per una serie di motivazioni. Motivazioni che il segretario dell’aggregazione, Fabrizio Andrea Orizio, ha smantellato prima del voto. PARTIAMO però dalla presunta incompatibilità per evidenziare che, qualche giorno fa, l’Arac, l’Agenzia regionale anticorruzione, ha risposto alla lettera sottoscritta dai sindaci dell’aggregazione affermando che il problema non sussisteva, e che quindi la professionista poteva tranquillamente mantenere l’incarico. Ma su questo fronte la giunta dell’Unione intende proseguire la battaglia. «Ci rivolgeremo agli enti preposti per vedere se effettivamente non è incompatibile», conferma la presidente Aurelia Milesi, che spiega perché il suo ente ha sollevato la questione: «Non certo per un fatto personale - afferma -: non ce l’abbiamo con lei. È chiaro però che noi dobbiamo tutelarci: se i due ruoli ricoperti dalla dottoressa Ceribelli fossero inconciliabili, gli stessi atti che abbiamo fatto non sarebbero legittimi». Confutando le argomentazioni che bocciavano i conti, Andrea Orizio ha raccontato il primo incontro con la professionista, durante il quale si sarebbe manifestata come «già prevenuta nei nostri confronti, perché disse che ci avrebbe pensato lei a metterci in riga», e sottolineato i rapporti non certo sereni intrattenuti durante la stesura del bilancio: «Per esempio sosteneva la non conformità della re-imputazione degli impegni cronologici di spesa per l’immobile acquistato nel Comune di Sellero e destinato all’housing sociale, secondo il criterio dell’esigibilità, e la mancanza di delibere, quando le uniche somme effettivamente accertate nel corso del 2017 ammontano a poco più di 11 mila euro, e pur in presenza di tutta la documentazione necessaria». Insomma, l’incompatibilità più che dei ruoli potrebbe essere caratteriale. Sul versante politico Milesi ha delineato con soddisfazione alcuni punti del bilancio dell’ente con sede a Berzo Demo che aggrega Cedegolo, Saviore, Cevo e Sellero. «I 222 mila euro di avanzo, il rispetto del limite di indebitamento, il rispetto dei principi di bilancio e il rispetto degli equilibri finanziari, infine, non abbiamo debiti fuori bilancio». L’approvazione del consuntivo 2017 ha quindi scongiurato l’arrivo del commissario: «L’Unione non andrà sotto tutela - conclude la presidente -, e come qualche giornale aveva evidenziato non c’è nessuno scontro politico tra i sindaci. Che compatti lavoreranno per il bene delle comunità». •

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