Berzo Demo, sul labaro
c’è una stella d’argento

La consegna delle medaglie
La consegna delle medaglie
La consegna delle medaglie
La consegna delle medaglie

Sul labaro del gruppo delle penne nere di Demo splende una nuova «stella» d’argento, e il merito è della famiglia Bianchi: un componente, Bortolino Bianchi, ha donato agli alpini del paese la medaglia al valor militare che venne attribuita a Domenico, classe 1884, arruolato trentenne nel battaglione Aosta (quarto reggimento) e morto il primo settembre del 1916 durante un combattimento verso il Costone di Lora, sul Monte Pasubio, nel tentativo di sfondare il fronte austriaco.

DOPO aver visto il suo caposquadra ferito a morte, il soldato camuno prese il comando del reparto e fu a sua volta colpito. La famiglia Bianchi risiede a poca distanza dalla sede degli alpini di Demo, guidati da quasi vent’anni da Mario Lorenzi, e ha deciso che non esistesse luogo migliore per custodire la medaglia d’argento della casa delle penne nere del paese.

La cerimonia si è tenuta nella parrocchiale di San Lorenzo in occasione della celebrazione dell’anniversario del IV Novembre, alla quale, con il capogruppo dell’Ana di casa Lorenzi e il sindaco Giovan Battista Bernardi, ha preso parte il luogotenente dell’esercito Bortolo Gema, nativo di Berzo Demo e attualmente impegnato nella missione italiana in Afghanistan.

IN OCCASIONE della stessa cerimonia è stata ricordata anche la figura di un’altra giovane penna nera di Demo finita al fronte: Giovan Antonio Bernardi, classe 1891, del quinto reggimento Alpini, che dopo aver partecipato alla campagna di Libia fu decorato con la Croce di Guerra (gli venne assegnata con regio decreto qualche anno dopo, nel 1922). La motivazione di questa decorazione lontana nel tempo? Bernardi si «distinse tra i compagni per calma, coraggio e ardire in combattimento».L.RAN.

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