«Bàla crèela» sul palcoscenico Porte aperte al gioco popolare

di Giuliano Ganassi
La bella istantanea di una partita di «bàla crèela»
La bella istantanea di una partita di «bàla crèela»
La bella istantanea di una partita di «bàla crèela»
La bella istantanea di una partita di «bàla crèela»

In Valcamonica la chiamano «bàla crèela», ed è certamente un pezzo del patrimonio culturale immateriale che, rimasto a lungo «in sospeso», è tornato a vivere; a pulsare. È un antico gioco della tradizione camuna che merita di essere salvaguardato, e che proprio per questo ha trovato l’attenzione del Distretto culturale. Ed è diventato l’oggetto di un protocollo d’intesa sottoscritto dai Comuni di Angolo Terme, Darfo Boario, Artogne, Gianico, Ono San Pietro, dalla Comunità montana e, naturalmente, dall’associazione «Amici della bàla crèela». IL PROGETTO è entrato a far parte delle iniziative promosse nell’ambito dell’archivio digitale «Maraea» (meraviglia), che vuole essere appunto uno spazio elettronico per la memoria delle comunità valligiane, e rilanciando questo gioco, ospitato tradizionalmente nelle piazze e nelle strade di diversi paesi, si intende ripercorrere la storia camuna e consolidare e creare rapporti tra persone diverse appartenenti alla stessa comunità. La bàla crèela è rimasta viva in alcuni paesi riuniti nell’associazione: da alcuni anni viene organizzato un circuito di gare che prende il via ad Artogne il giorno di Pasquetta e si conclude in ottobre. Il campionato, ora battezzato Trofeo Vallecamonica, é un modo per coinvolgere i giocatori e far crescere gli appassionati e i praticanti. Il ruolo del Distretto culturale? È quello di documentare e valorizzare la pratica, proponendola all’attenzione della Regione, che ha emanato un bando per la valorizzazione del patrimonio culturale immateriale con una sezione di finanziamento dedicata ai giochi antichi. E il ruolo dei Comuni sottoscrittori del protocollo? È quello di fornire tutte le informazioni utili per arricchire l’archivio storico e, soprattutto, quello di mettere a disposizione gli spazi per le partite. Nell’ambito del progetto sono previste anche attività di promozione turistica con percorsi che seguono la pratica di questa antica tradizione popolare. Il torneo? Dopo l’esordio di Artogne, il Trofeo di Vallecamonca approda oggi ad Angolo, nella frazione Terzano, per il classico appuntamento di Santa Giulia, la patrona. Nel pomeriggio la piazza centrale del paese sarà liberata dalle automobili e messa a disposizione degli appassionati per la manifestazione dedicata a Battista Chini e Luigi Mariolini. •

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