Anziano ferito da un proiettile Lo sparatore ha le ore contate

di Lino Febbrari
Uno dei cartelli stradali di Corteno utilizzati come bersagliOltre le ultime case c’è il dosso usato come «piattaforma di tiro»
Uno dei cartelli stradali di Corteno utilizzati come bersagliOltre le ultime case c’è il dosso usato come «piattaforma di tiro»
Uno dei cartelli stradali di Corteno utilizzati come bersagliOltre le ultime case c’è il dosso usato come «piattaforma di tiro»
Uno dei cartelli stradali di Corteno utilizzati come bersagliOltre le ultime case c’è il dosso usato come «piattaforma di tiro»

Lo sparatore di Corteno Golgi ha le ore contate: il cerchio si stringe sempre di più attorno al criminale che domenica 11 novembre ha esploso un colpo di carabina ad altezza d’uomo ferendo gravemente un 71enne di Braone che stava passando in autoe lungo la comunale per Santicolo. L’incidente, se così possiamo definirlo, poteva avere conseguenze drammatiche; anche perchè su quell’auto viaggiava anche la compagna del ferito, che fortunatamente ne è uscita illesa. I CARABINIERI di Edolo e del Nucleo operativo della Compagnia di Breno continuano a mantenere uno stretto riserbo sul gravissimo episodio, ma pare che il responsabile sia stato già individuato in una ristretta cerchia di persone di Lombro, un’altra frazione del Comune di Corteno collocata sul versante opposto della valle rispetto al luogo in cui l’anziano è stato colpito. Un gruppo ristretto, composto interamente da appassionati di caccia agli ungulati. Secondo le voci che si sono diffuse rapidamente nel piccolo paese, quasi certamente in compagnia di un paio di persone, lo sparatore che ha premuto il grilletto stava - incedibile ma vero - tarando l’ottica di un arma di precisione e di elevata potenza sparando ad alcuni cartelli stradali posti a centinaia di metri dal dosso appena fuori l’abitato. Non è in effetti la prima volta che quell’area boscata si trasforma in un poligono di tiro: basta osservare i segni inequivocabili lasciati appunto sui cartelli dalle fucilate. Prima di penetrare nel corpo dell’automobilista, all’al- tezza del fondoschiena, uno dei proiettili vaganti ha forato la carrozzeria e il sedile della sua Peugeot 206. Il 71enne, che era riuscito a fermare il veicolo a lato della strada, si trova ancor oggi ricoverato in Terapia intensiva all’ospedale Civile di Brescia e rischia di rimanere paralizzato agli arti inferiori. Gli esperti della squadra scientifica dell’Arma hanno recuperato i frammenti dell’ ogiva che ha ferito l’anziano, e in queste ore li stanno confrontando con le munizioni sequestrate nei giorni scorsi sempre sul territorio di Corteno insieme ad alcuni fucili. PER ARRIVARE alla stretta finale, però, ai militari servono ancora degli elementi, che potrebbero essere forniti anche da quanti, due settimane fa attorno alle 15.30, potrebbero semplicemente aver udito gli spari o notato qualcuno aggirarsi nelle vicinanze dell’improvvisato e pericolosissimo poligono. A questo punto al cacciatore finito sotto la lente degli investigatori converrebbe costituirsi: la sua posizione potrebbe così alleggerirsi nonostante l’accusa di tentato omicidio che pesa su di lui. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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