«Adesso Andrea
veglia sulle persone
che amava»

Il momento di raccoglimento e preghiera  all’uscita dalla parrocchiale  del feretroFOTOLIVE/FILIPPO VENEZIA Sul sagrato della chiesa centinaia e centinaia di persone  FOTOLIVE Andrea Morandini è morto travolto da una valanga al Crocedomini
Il momento di raccoglimento e preghiera all’uscita dalla parrocchiale del feretroFOTOLIVE/FILIPPO VENEZIA Sul sagrato della chiesa centinaia e centinaia di persone FOTOLIVE Andrea Morandini è morto travolto da una valanga al Crocedomini
I funerali a Bienno (Fotolive)

«La pienezza della vita non si misura nella durata del cammino terreno, ma nella capacità di aprirsi all'amore, al prossimo e alla fede con cuore sincero. Andrea lo aveva saputo fare nella sua breve esistenza, e per questo era pronto a ricongiungersi a Dio, l’unico parametro di tutto». CON PAROLE E SFUMATURE diverse, è questo il concetto di speranza espresso da tutti i sacerdoti che ieri pomeriggio hanno celebrato i funerali di Andrea Morandini, il 35enne di Bienno travolto e ucciso da una valanga venerdì pomeriggio mentre con tre amici rimasti illesi (ieri in chiesa, molto provati), procedeva su una motoslitta su un tracciato fuoripista al Crocedomini. La Valgrigna è come se si fosse fermata per l’addio al 35enne che lavorava alle Forge Morandini di Cividate, l’azienda di famiglia. La chiesa di Bienno era gremita: moltissimi gli amici e conoscenti arrivati da Piamborno, dove Andrea era cresciuto. Emblematica la presenza tra i concelebranti del curato di Lumezzane don Giuseppe Baccanelli, originario di Piamborno e amico della vittima. Con lui sull’altare don Giacomo Ercoli, don Arturo Pelamatti e don Damiano Rassa. L’omelia è stata affidata a monsignor Giovanni Giacomelli, parroco dell'Unità Pastorale della Valgrigna. Monsignor Giacomelli ha tra l’altro posto l’accento «sulla necessità di affidarsi totalmente alla fede, alla speranza, alla preghiera, alla promessa di resurrezione di Cristo». Una certezza che può aiutare a mitigare il dolore e lo smarrimento «di tutte le persone che hanno voluto bene ad Andrea» che ora «illuminato da Dio, continuerà a prendersi cura dei suoi affetti». UN DELICATO riferimento implicito al fatto che Andrea avrebbe dovuto fare il padrino alla sorellina minore che tra un mese riceverà la prima comunione e alla nipote che domenica, a causa del lutto, non ha potuto partecipare alla cerimonia della consegna del crocefisso che segna il primo anno di catechismo. •

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