Acquedotto in tilt Due giorni a secco per una bolla d’aria

di C.VEN.

Le due giornate trascorse senza acqua non sono state piacevoli, ma fortunatamente la situazione di Ossimo Superiore, in quella via Sant’Antonio restata a secco, sta lentamente tornando alla normalità. Il guaio l’ha creato una bolla d’aria che si era insinuata nella lunga tubatura che porta l’oro blu a Ossimo Inferiore, nel tratto di nove chilometri tra Lozio e Ossimo: tanto è bastato per lasciare all’asciutto le abitazioni della parte più alta dell’abitato, in linea diretta con la condotta. IL PROBLEMA si è generato dopo la riparazione di un giunto sul ripartitore: «Per aggiustare il guasto nel territorio di Lozio - ha spiegato il sindaco Cristian Farisè che per tutto il giorno ha controllato personalmente la situazione - i tecnici hanno dovuto chiudere le tubature e non ci spieghiamo perché si sia creata questa bolla d’aria che stentava ad andarsene». Nel pomeriggio di ieri un’impresa specializzata è arrivata per cercare di risolvere il problema dopo che i vigili del fuoco avevano dovuto rinunciare all’intervento perché non di loro competenza. «Lentamente la situazione sta migliorando - aveva detto Farisè nel pomeriggio -, ma prima di riempire nuovamente tutto l’acquedotto e le vasche ci vorrà tempo». La bolla nella condotta sotterranea ha fatto sostanzialmente da tappo, e ci è voluto tutto il giorno per eliminarla. «Abbiamo fatto tutto ciò che era nelle nostre possibilità - ha chiuso il primo cittadino - e lo stato di emergenza ha causato un grave disagio ad alcune famiglie che ringraziamo per la pazienza e la comprensione. Non era mai successo e ancora oggi non ci spieghiamo cosa sia accaduto». In serata in gran parte delle abitazioni colpite dal problema i rubinetti hanno ripreso a funzionare, ma la situazione è costantemente monitorata: da una parte si cerca di capire l’origine del problema che ha messo in ginocchio il sistema di rifornimento della potabile, dall’altro, naturalmente, di evitare nuovi spiacevoli episodi. •

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