A piedi fino ad
Asti per l’adunata
degli alpini

I due alpini «scarpinatori» al momento della partenza
I due alpini «scarpinatori» al momento della partenza
I due alpini «scarpinatori» al momento della partenza
I due alpini «scarpinatori» al momento della partenza

A piedi da Edolo ad Asti per l’adunata nazionale degli alpini in calendario domenica 15 maggio: 320 chilometri da scarpinare in dieci giorni. La lunga marcia a tappe ha preso il via ieri dal monumento in granito posato qualche anno fa a fianco del palazzo comunale per ricordare il battaglione alpino che porta il nome della cittadina dell’alta Valle. I protagonisti di questa avventura saranno Dario Cimberle, piemontese doc, manco a dirlo naja nell’Edolo, e Gianluigi Fanetti, appartenente al gruppo di Garda di Sonico. Questo è l’ottavo anno consecutivo che vede la penna nera torinese consumare le suole d(«...tra allenamenti e marce ne ho cambiate quattro paia...») per presenziare al più importante avvenimento annuale dei fanti di montagna. I due si sono conosciuti lo scorso anno a L’Aquila e hanno subito deciso che, essendo Asti troppo vicina a Torino, per l’adunata del 2016 sarebbero partiti insieme da Edolo. «Per me la novità è che dopo otto lunghe passeggiate solitarie sarò in compagnia - dice Cimberle con un gran sorriso prima di allungare il primo passo - Quindi, non sarò più Dario l’alpino solitario, bensì l’alpino ex solitario». Tra le motivazioni che hanno indotto Fanetti a mettersi in cammino ci sono l’intenzione di commemorare faticando il centenario della Grande Guerra e soprattutto il ricordo del padre che combatté in Russia. «Durante il nostro cammino ci fermeremo ai vari monumenti ai Caduti - spiega - Reciterò una preghiera anche per mio papà, che nell’inverno del 1943 fece tutta la tragica ritirata dal Don».L.FEB.

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