Un anno dopo il grazie a Christo
con una «passerella» luminosa

I fasci di luce che stasera ricostruiranno idealmente la passerella creata da Christo
I fasci di luce che stasera ricostruiranno idealmente la passerella creata da Christo
I fasci di luce che stasera ricostruiranno idealmente la passerella creata da Christo
I fasci di luce che stasera ricostruiranno idealmente la passerella creata da Christo

Cinzia Reboni

Il conto alla rovescia è agli sgoccioli, anzi è scaduto. A un anno dalla sua magica apparizione sulle acque del lago di Iseo, il ponte di Christo tornerà idealmente a materializzarsi stasera. E quando un fascio di luce blu, verde e viola unirà virtualmente Sulzano a Peschiera, la mente ritornerà a dodici mesi fa. Le lancette dell’orologio faranno un rapidissimo salto indietro di 8.775 ore e le emozioni saranno quelle del mattino del 18 giugno 2016, quando alle 7.22 il primo visitatore da Sulzano e Christo in persona da Peschiera, salirono su The Floating Piers.

ALLA FINE DI QUELLA giornata, nonostante uno stop imposto dall’allerta maltempo, furono 55 mila le persone a regalarsi l’ebbrezza di una camminata sulle acque, cullati dallo sciabordìo della passerella e stregati dal colore giallo dalia del tappeto del ponte.

Dopo 16 giorni se ne contarono 1 milione e 200 mila, più del doppio di quanto era stato previsto.

Un successo planetario e per certi versi inatteso che innescò un vortice di problemi alla viabilità, ai trasporti e all’ordine pubblico.

Il prefetto dell’epoca Valerio Valenti fu addirittura costretto con una decisione senza precedenti a bloccare nella stazione di Brescia i treni speciali diretti verso il Sebino e interrompere la circolazione lungo la strada provinciale 510.

Misure straordinarie tese ad allentare la stretta morsa sull’imbocco della passerella, che aveva trasformato la piccola piazza di Sulzano in un brulicante ammasso umano. Ma nonostante i disagi, le ore trascorse in coda sotto il sole rabbioso e le frettolose evacuazioni della passerella per l’allerta maltempo, chi è riuscito a mettere il piede sul ponte non ha dubbi: ne valeva la pena.

Emblematico che tutti a Sulzano e Montisola ricordano perfettamente dove erano e cosa stavano facendo quel 18 giugno del 2016, quando Peschiera si è unita alla terraferma. «È proprio così - ammette il sindaco di Sulzano Paola Pezzotti -: con il passare del tempo si è paradossalmente rafforzato il ricordo di quei giorni. Naturalmente, in queste ore certe emozioni si riaffacciano prepotentemente. Si respira un po’ lo stesso clima, anche se siamo un po’ meno... preoccupati e tesi di allora».

«SIAMO PRONTI all’invasione - sottolinea con la consueta ironia il primo cittadino di Montisola, Fiorello Turla -, anche se mi auguro che stavolta sbarchi un numero di passeggeri... di una normale domenica estiva. Un anno fa, in occasione di Floating Piers, era entrata in azione una task force per sostenere l’enorme impegno, adesso siamo da soli... e piccoli». Ma anche uniti per sempre da quel miracolo durato sedici giorni.

E stasera, se per un attimo il fascio di luce blu assumerà delle strane sfumature giallo-dalia, non sarà un effetto del riflesso della luna sull’acqua, ma solo il colore della nostalgia.

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