Un aiuto alle persone fragili In cucina la prima terapia

di G.Z.

«Quando lavoro in cucina mi sembra di essere in sogno», confida Paolo Belleri, uno dei 13 disabili che partecipano a «Legami», uno dei progetti speciali attivato da tre anni dalla Comunità montana del Sebino bresciano. L’intero gruppo è adesso impegnato in un corso di cucina green e di riscoperta dei grani antichi all’agriturismo Dosso Badino di Monticelli Brusati. In primavera i 13 si sposteranno all’agriturismo «El Forèst» di Iseo, dove produrranno marmellate, riordineranno le camere e prepareranno le colazioni, concludendo questo percorso formativo con un brunch in terrazza, a maggio. Quindi al castello Bonomi di Coccaglio impareranno come si accoglie un ospite. Infine, in collaborazione con il «Teatro delle misticanze» di Nave, si metteranno alla prova frequentando un corso di recitazione. «Legami», gestito dalla cooperativa «Futura» di Nave, è stato presentato ieri nella sede della Comunità montana. «Un’iniziativa che aiuta le persone fragili o in difficoltà mettendo in connessione tra loro soggetti diversi del territorio: famiglie, aziende private, volontari», spiega l’assistente sociale Giuliana Crescini. I disabili risiedono a Zone, Marone, Montisola, Sale Marasino, Sulzano, Monticelli e Ome. «L’auspicio è che questo progetto riesca a camminare sulle sue gambe, autofinanziandosi», si sbilancia Camilla Bonazza, presidente di «Futura». Carola e Alessandra Morandi, titolari del Dosso Badino, raccontano: «Questi ragazzi ci mettono amore e passione nel loro lavoro: bello vederli muoversi all’interno delle nostre aziende dandosi una mano l’un l’altro». Luca Romele, dell’agriturismo «El Forèst», assicura che le competenze acquisite dai disabili inseriti in tirocini inclusivi possono consentire loro di proporsi poi sul mercato del lavoro. Il 16 dicembre le marmellate confezionate grazie al progetto «Legami» saranno in vendita al mercatino di Natale di Ome. •

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