Tragico parto cesareo, muore un neonato

di Giuseppe Zani
È aperta un’indagine all’Ospedale di Iseo dopo la morte di un neonato avvenuta durante un parto cesareo
È aperta un’indagine all’Ospedale di Iseo dopo la morte di un neonato avvenuta durante un parto cesareo
È aperta un’indagine all’Ospedale di Iseo dopo la morte di un neonato avvenuta durante un parto cesareo
È aperta un’indagine all’Ospedale di Iseo dopo la morte di un neonato avvenuta durante un parto cesareo

Un neonato è morto nei giorni scorsi all’ospedale di Iseo. Si sa che si tratta un maschietto, ma si ignora in quale paese del circondario sebino risieda la sua famiglia. Attorno all’accaduto si è subito alzato un muro di riserbo impenetrabile. «È prematuro dare informazioni perché sono tuttora in corso delle indagini», fanno soltanto sapere dalla direzione dell’Asst Franciacorta di Chiari, cui il nosocomio di Iseo fa riferimento. Una risposta che indirettamente conferma la tragica notizia. SEMBRA che il bimbo, i cui genitori non hanno radici italiane, sia deceduto venendo alla luce con un parto cesareo. Sul piccolo corpicino è stata poi eseguita l’autopsia. Il quesito cui dovrebbe rispondere l’esame autoptico è stringente: il bimbo era portatore di patologie contratte prima della sua nascita o la complicazione che ne ha causato la morte si è verificata durante il parto cesareo? Il nodo dovrebbe essere sciolto a breve. Resta la forte impressione che ha suscitato il fatto che questo evento tristissimo sia avvenuto in un reparto giudicato d’eccellenza. L’unità di Ostetricia e ginecologia di Iseo, tirata a nuovo con un investimento di 500mila euro, è stata inaugurata nel dicembre 2013. Un blocco che ha tutti i requisiti previsti dal «Patto salute» siglato tra Stato e Regione: 2 sale travaglio, 2 sale parto, delle quali una munita di vasca per il parto in acqua, una sala operatoria per le urgenze-emergenze, guardia ostetrica e anestesiologica presenti 24 ore su 24, nido con 15 lettini e un’area con termoculle dedicata alle patologie intermedie, cioè un gradino sotto le patologie neonatali. Una struttura insomma al passo con le esigenze in materia di sicurezza delle pazienti. Il reparto dell’ospedale di Iseo, coordinato dal primario Giovanni Attilio Casarotti, conta in media ogni anno 530 parti, 2500 ricoveri, una percentuale di cesarei riferita alla classe 1A di Robson dell’11,7%, quando il range ottimale è compreso tra il 7% e il 15%. E ancora: quello di Iseo è il settimo miglior punto di nascita in Italia limitatamente alla gestione del puerperio: significa che le complicanze post-partum sono limitate. Il personale che vi lavora è composto da nove medici, quattordici infermiere, dodici ostetriche, nove operatori socio-sanitari e due ausiliarie per il nido. Poiché questo è il quadro in cui inopinatamente si è verificata la morte di un neonato, inevitabile chiedersi che cosa può essere successo o può essere andato storto. Al momento, bocche cucite in reparto, in attesa dei risultati dell’inchiesta che dovrà chiarire che cosa è accaduto ed eventuali responsabilità. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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