Torbiere e plastica Riserva e Regione unite per le bonifiche

di AL.ARM.

«La rimozione dei rifiuti plastici dalle Lamette non è una procedura semplice e non si può ultimare in poco tempo». Parola di Emma Soncini, presidente dell’Ente di gestione della Riserva Naturale delle Torbiere del Sebino. Il commento arriva a margine di un incontro svoltosi a inizio settimana con i rappresentanti della Regione, il Comune di Iseo e l’Autorità di bacino lacuale. «L’assessore Fabio Rolfi mi ha personalmente ringraziata per i rischi che l’Ente si è preso fin qui con i primi due interventi di pulizia - rivela Soncini -. Anche se non era compito nostro intervenire, in quanto il responsabile della raccolta dei rifiuti è il Comune di Iseo, ho firmato personalmente perché le due prime uscite andassero in porto. Con la Regione abbiamo stabilito un cronoprogramma per arrivare al punto zero della pulizia e poi attivare una normale manutenzione di routine che con due interventi l’anno andrà a rimuovere i rifiuti plastici di nuova accumulazione». Già, perché il problema della plastica alle Lamette non è certo recente. «Si tratta di un accumulo decennale - puntualizza Soncini -. La particolare conformazione del lago a Clusane rende quel particolare tratto una zona soggetta ad accumulo. Sappiamo che dobbiamo portare via i rifiuti da lì ma siamo altrettanto consapevoli che si tratta di un processo difficile, molto più semplice a dirsi». NEI PRIMI due interventi si sono resi utili anche numerosi volontari ma Soncini vorrebbe evitare che nelle prossime uscite possano essere coinvolte persone «non addette ai lavori». «La buona volontà è sempre apprezzata ma si tratta di un’operazione pericolosa complessa - dice -. Non si parla di ripulire il boschetto dietro casa. Alcuni si sono presentati in ciabatte e senza un’attrezzatura adeguata. Se in passato come Ente ci siamo presi dei rischi, in futuro non siamo più disposti a prenderne. Le cose vanno fatte a regola d’arte». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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