Sono cento primavere per la perpetua di Adro

di L.C.
Marina Signoroni: 100 anni
Marina Signoroni: 100 anni
Marina Signoroni: 100 anni
Marina Signoroni: 100 anni

Marina Signoroni compie oggi cent’anni. A farle meritata festa ci saranno insieme ai parenti anche gli ospiti della Casa di riposo di Adro, dove da qualche anno vive, e i preti che in cinquant’anni di onorata carriera da «perpetua» ha seguito. Soprattutto ci sarà don Franco Tortelli, che fin dal suo primo incarico di curato a Adro e poi in quelli di parroco a Lograto e a Carpenedolo, ha potuto contare sulla sua preziosa e silente presenza. Marina è nata ad Adro il 17 marzo 1918, crebbe come allora si usava, cioè tra casa, chiesa, cortile, scuola e faccende che per forza o per amore toccavano alle donne, senza mai lamentarsi. Poi, per dare una mano alla famiglia, bussò alla fabbrica, trovò lavoro e lo aggiunse al suo già impegnativo quotidiano. Fin quando, don Franco non le propose di mettersi al suo fianco. Da allora Marina è stata la «perpetua» premurosa, silenziosa, attenta e sempre presente del prete e di tutti coloro che invitava alla sua casa, prima quella di Adro, poi quella di Lograto e infine quella di Carpenedolo. A CHI LE CHIEDEVA dove trovasse la pazienza e la forza di stare al fianco di don Franco, Marina rispondeva: «Se volevo una vita comoda - diceva - restavo dove ero. Invece, siccome preferisco vivere nel buon trambusto che i preti sanno sempre creare, sono diventata perpetua, che bene non so cosa voglia dire, ma che tradotto in bresciano significa segretaria, portinaia, sacrestana, cuoca, lavandaia, custode della casa, anche consolatrice, perché nella vita di un prete i momenti di sconforto s’affacciano e pretendono risposte immediate». •

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