Skipass gratuiti? Non per tutti
Le famiglie del Sebino deluse

L’operazione skypassa gratuito alimenta polemiche sul Sebino
L’operazione skypassa gratuito alimenta polemiche sul Sebino
L’operazione skypassa gratuito alimenta polemiche sul Sebino
L’operazione skypassa gratuito alimenta polemiche sul Sebino

Un progetto lodevole, messo in campo dal Bim della Vallecamonica, e che coinvolge, potenzialmente, oltre 18mila bambini e ragazzi tra i 6 ed i 16 anni: il Free Skipass voluto e proposto da tre anni ormai, sui sei comprensori sciistici del territorio camuno-sebino (Aprica, Borno, Colere, Montecampione, Ponte di Legno-Tonale e Val Palot), sta alimentando polemiche sul Sebino.

Questo perché i Comuni affacciati sul lago d’Iseo, ma appartenenti al Bim - Pisogne, Marone, Sale Marasino, Sulzano - hanno deliberato - o lo stanno per fare - una «clausola» per la partecipazione all’iniziativa: chi vorrà prenderne parte, dovrà sborsare 35 euro - che diventano 40 in caso si parli di nuova iscrizione - come diritti di segreteria. «Riconosciamo la bontà del progetto, che giudichiamo ottimo e ben studiato - spiega Paola Pezzotti, presidente della Comunità montana e sindaco di Sulzano -, ma per questa stagione l’alternativa era quella di rinunciare. Abbiamo appoggiato fin da subito l’iniziativa, crediamo sia una bellissima idea per avvicinare i giovani al territorio attraverso la pratica dello sci, ma quest’anno non ci sono stati i presupposti per continuare ad aderirvi alle condizioni passate». Il Bim infatti chiede alle amministrazioni comunali un contributo pari ad un euro per abitante: dal Sebino sarebbero dovuti partire circa 16.500 euro, ma - continua la Pezzotti - i nostri bilanci, questa spesa, non la permettono. «Il Bim ha inserito anche quest’anno centomila euro per questo progetto - spiega invece Oliviero Valzelli, presidente di Bim e Comunità montana di Vallecamonica - ed auspichiamo che i Comuni che partecipano siano sempre di più. Ognuno deve dare il proprio contributo, ma non spetta a noi decidere dove le varie amministrazioni debbano prendere le economie da destinarvi».

Vero è che l’abbonamento stagionale ad una qualsiasi delle stazioni del comprensorio costerebbe molto di più. Vero anche che la parola «free» significa «gratuito», fanno notare molte famiglie del Sebino. I bilanci comunali che, per varie cause indipendenti dalla gestione del denaro pubblico, si assottigliano sempre di più, chiedono, ancora una volta un piccolo sacrificio, che per molte famiglie però non è poi così tanto piccolo. Preme però sottolineare che «lo spirito del progetto Free SkiPass - chiude Valzelli - rimane l’aspetto più importante: valorizzare i nostri comprensori e avviare allo sci i più piccoli, aiutando anche le famiglie dal punto di vista economico, e dare quindi un’alternativa sportiva e consentire di riscoprire il territorio anche da questo punto di vista».A.ROM.

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