Rinviato di un anno il taglio
delle alghe sul fondo del lago

di Giuseppe Zani
Le alghe, una maledizione anche l’estate scorsa per il Sebino
Le alghe, una maledizione anche l’estate scorsa per il Sebino
Le alghe, una maledizione anche l’estate scorsa per il Sebino
Le alghe, una maledizione anche l’estate scorsa per il Sebino

L’eradicazione nel Basso Sebino della «vallisneria spiralis» slitta al 2018. L’unico periodo in cui questo genere di intervento è fattibile va infatti da ottobre a metà dicembre, quando comincia la fregola il coregone. Adesso non c’è più tempo per riparare il battello eradicatore che, arrugginito, giace inutilizzato dal 2005 nell’area dell’ex macello, a Iseo: per rimetterlo in funzione s’è stimato ci vogliano 80mila euro e, per avere certi pezzi di ricambio, non meno di 60 giorni.

IL VERO NODO da sciogliere, tuttavia, è normativo: la Regione deve decidere se autorizzare una deroga alla legge 10 del 2009, quella che disciplina la tutela della piccola fauna e della vegetazione spontanea, oppure se modificare la legge stessa. Anche se l’eradicazione delle alghe dai fondali sebini è stata più volte sperimentata in passato, il lago è un ecosistema troppo delicato e non può correre rischi.

Lo scorso 13 settembre, tutti i sindaci presenti all’incontro con l’assessore regionale all’Ambiente Claudia Terzi, a Sarnico, chiesero che l’eradicazione della «vallisneria spiralis» fosse effettuata con urgenza, massimo entro il 15 dicembre.

«Avessimo avuto via libera già alla fine di settembre, a ottobre avremmo potuto attivare una sorta di prova generale - dice Giuseppe Tobias Faccanoni, presidente dell’Autorità di bacino, che ha sede a Sarnico -. Più che altro sarebbe stata un’operazione mediatica. Contrastare la proliferazione della ’vallisneria spiralis’, per far posto alla ’chara fragilis’, un’alga bassa e muschiosa che è la nursery ideale per gli avannotti di pesce, è invece un processo che richiede anni».

Nel frattempo? «Stiamo lavorando - risponde Faccanoni -. È un po’ come quando c’è da costruire una strada: i lavori effettivi magari durano poco, ma l’iter progettuale e autorizzativo si porta via il tempo maggiore». Tutto lascia supporre che anche l’estate del 2018, salvo che sia più piovosa e meno calda di quella del 2017, sarà contrassegnata dalla crescita abnorme delle alghe macrofite.

Faccanoni avrà un incontro giovedì 9 novembre al Pirellone. In discussione, tra l’altro, il rinnovo della convenzione per il servizio di pulizia superficiale del lago e il bando per la progettazione dell’intervento di eradicazione. Nel novembre del 2005 la «vallisneria spiralis» venne estirpata nella cosiddetta «foppa di Clusane» sotto la supervisione di un paio di ricercatori dell’Università di Milano.

Suggerimenti