«Quel torrente è una bomba biologica»

di Alessandro Gatta Valentino Rodolfi
Il lago a Desenzano: peggio del previsto la situazione degli scarichi
Il lago a Desenzano: peggio del previsto la situazione degli scarichi
Il lago a Desenzano: peggio del previsto la situazione degli scarichi
Il lago a Desenzano: peggio del previsto la situazione degli scarichi

Alessandro Gatta Valentino Rodolfi Mettiamola così: il limite di legge è 1.000, quello che fa scattare ad esempio il divieto di balneazione sulle spiagge, ma qui nei giorni «neri» si arriva a 63.000 unità per 100 millilitri: il massimo di legge moltiplicato per 63. Questo il valore registrato in una giornata campione, il 26 marzo, per la presenza di Escherichia Coli nelle acque del Garda alla Maratona, dove sfocia il Rio Pescala, corso d’acqua naturale che attraversa il territorio di Desenzano e va a buttarsi nel lago a due passi dal centro storico. Non prima, purtroppo, di essere stato «arricchito» da un numero imprecisato, ma sicuramente altissimo, di scarichi fognari abusivi e fuorilegge. UN INQUINAMENTO spaventoso per dimensioni e disgustoso per tipologia: l’Escherichia è la famiglia di batteri che abita nell’intestino dei mammiferi, umani compresi, per cui «la sua presenza nei corpi idrici - dice la scienza - segnala condizioni di fecalizzazione». Fecalizzazione: a dirla più chiara di così, si scadrebbe nello scurrile. Ci pensa però l’Università di Brescia, Dipartimento di Ingegneria, a cui il Comune aveva commissionato questo studio, ad essere più esplicita nella relazione finale: «Il torrente Pescala veicola direttamente a lago un carico inquinante corrispondente a migliaia di abitanti (fra 3 e 6 mila evidenziano le tabelle). Ciò indica l’urgenza di eliminare il carico inquinante sversato a lago per consentirne il convogliamento nel collettore fognario e al sistema di depurazione». Non che si raggiunga il valore di 63 mila tutti i giorni: «Si è formulata l’ipotesi - scrive l’Università - che quando la portata è bassa, parte del carico si depositi sul percorso. Ciò verrebbe impedito, invece, quando cresce la portata del flusso idrico». Il Comune, che aveva commissionato il report, sta valutando quali soluzioni tecniche adottare, ma il caso è complesso perchè il Pescala è un corso d’acqua naturale, anche se prevalentemente sotterraneo, che non si può semplicemente eliminare. LA POLEMICA anche sul piano politico, di fronte a questi dati, è scoppiata immediatamente. Il Movimento 5 Stelle commenta il report con un comunicato durissimo: «Lascia senza parole il fatto che l'equivalente di 3-4000 abitanti mediamente scarichino a lago ogni giorno quanto fuoriesce dalle proprie fosse biologiche, o peggio direttamente dai propri impianti, solo in uno dei tanti scarichi presenti lungo le nostre coste». E ancora: «Si evidenziano i limiti e le lentezze delle istituzioni - scrive il consigliere comunale Andrea Spiller, dei 5 Stelle -: l'Amministrazione di Desenzano non ha previsto alcun intervento (0 euro di investimenti per il 2019) sull'ammodernamento della rete fognaria cittadina per il prossimo anno. Ma quello che lascia basiti, dalla relazione sul rio Pescala, sono i numeri». Numeri, è giusto ricordarlo, che derivano da uno studio commissionato dal Comune. Anche se già in precedenza, una mappa abbastanza chiara degli scarichi a Desenzano si è ormai delineata: circa 40 scarichi abusivi a lago, 17 sfioratori comunali e 5 scarichi di emergenza del collettore interlacuale. LA COSA che rende «speciale» il caso del rio Pescala è appunto nei numeri, e nel fatto che si tratta di un rio. Lo sottolinea il Wwf di Brescia e Bergamo: «Dati scioccanti, ma potevamo aspettarceli. Ora il problema è quali soluzioni si adotteranno. Sentiamo dire che il Comune considera l’ipotesi di “sollevare“ il Pescala e convogliarlo direttamente nel collettore, ma attenzione: è un rio naturale, che fa parte del reticolo idrico minore, non un tubo fognario. La soluzione non è eliminare un fiume, ma eliminare gli scarichi abusivi che interferiscono sul suo corso. Per il resto, c’è da mesi un nostro esposto denuncia alla Procura, che sta indagando sull’inquinamento a Desenzano. È da lì che attendiamo i risultati più interessanti». •

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