La Casa di riposo torna sotto tiro

di E.BER.
La Casa di riposo di Bovegno
La Casa di riposo di Bovegno
La Casa di riposo di Bovegno
La Casa di riposo di Bovegno

A Bovegno, passate le feste ferragostane, è riesplosa la questione Fondazione Casa di riposo San Giovanni, l’istituto fondato nel 1606, nel cuore da sempre della comunità. «Cosa sta succedendo alla Casa di riposo?», questa domanda, che prima dell’estate si ponevano perplessi i cittadini di fronte ad alcuni fatti accaduti dopo la nomina, a giugno 2017, spettante al sindaco Manolo Rossini del nuovo Cda della Fondazione Casa di Riposo, che poi aveva espresso come presidente Monica Tecla Raza in sostituzione di Gianbattista Facchini in scadenza, è diventata un volantino diffuso tra la popolazione, firmato dalla minoranza di «Bovegno Domani». Il foglio fa seguito ad una interpellanza firmata dal capogruppo Renzo Poli nel giugno scorso al sindaco per una risposta pubblica, in concreto mai arrivata direttamente, riprendendone i contenuti. In sostanza: nomine a parere della minoranza fatte con procedura che ha stravolto prassi consolidate di coinvolgimento escludendo di fatto la responsabilità «politica» della gestione della Casa di Riposo; le dimissioni in successione in due mesi di 4 dei 7 consiglieri con mancata sostituzione di tre; l’aumento fatto dal Consiglio di amministrazione delle rette di 3,50 euro al giorno, per complessive 105 euro al mese, senza coinvolgere preventivamente né le forze politiche né la popolazione e la liquidazione del direttore amministrativo demandandone le competenze al presidente; l’addebito al sindaco di non aver risposto direttamente nell’assemblea pubblica del 18 maggio alle domande sul decadimento dei servizi lamentato dagli utenti, demandandole al presidente della Fondazione accompagnata dall’avvocato. Il volantino della minoranza, ricordando al sindaco la sua responsabilità politica e morale delle nomine, conclude: «Questa gestione della Casa di Riposo può essere definita corretta o, quanto meno, trasparente? Perché il sindaco, informato da mesi delle divergenze in seno al consiglio di amministrazione, non è intervenuto tempestivamente per chiarire cosa stesse succedendo?». Cercato per un commento il primo cittadino ieri era irreperibile sia attraverso il Comune sia sul telefonino spento o irraggiungibile. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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