L’acqua del lago
depurata? Montisola
non se la beve più

di Giuseppe Zani
Montisola: l’acquedotto che pesca dal lago sarà sostituito con una condotta allacciata alla rete di Sulzano
Montisola: l’acquedotto che pesca dal lago sarà sostituito con una condotta allacciata alla rete di Sulzano
Montisola: l’acquedotto che pesca dal lago sarà sostituito con una condotta allacciata alla rete di Sulzano
Montisola: l’acquedotto che pesca dal lago sarà sostituito con una condotta allacciata alla rete di Sulzano

I montisolani berranno in futuro prossimo l’acqua di sorgente di Sulzano: il loro acquedotto, che ora pesca dal lago, a 50 metri di profondità, attingerà alla rete idrica in terraferma. Il progetto di questo collegamento, che avverrà tramite la posa di una condotta sublacuale, sarà illustrato alla cittadinanza domani sera alle 20,30, nel palazzo municipale a Siviano, dal sindaco Fiorello Turla e da Mauro Olivieri, direttore tecnico di Acque Bresciane. Era stata la società Acque bresciane ad affidare nel gennaio scorso alla Geomarine srl di Senigallia l’incarico di effettuare una serie di rilievi batimetrici nel braccio di lago che separa Sulzano da Peschiera Maraglio. I RISULTATI dell’indagine circa la conformazione e la natura di quel fondale hanno consentito a Mauro Olivieri di elaborare la progettazione esecutiva del collettore idrico che vi sarà posato e che non dovrà, questa è una delle condizioni da rispettare in sede tecnica, interferire con i sottoservizi che già ci sono: la condotta fognaria e i cavi dell’elettricità e del telefono. L’opera, del costo di 1,7 milioni di euro, sarà finanziata con 1,1 milioni da Acque bresciane e con 600 mila dal Comune, che vi farà fronte utilizzando il contributo in arrivo dalla Regione all’interno dell’accordo di programma del dopo-Christo. IL SINDACO di Montisola, Fiorello Turla, ha sempre messo in cima alle sue priorità il miglioramento della qualità dell’acqua che scende dai rubinetti dell’isola e perciò, pur di far presto, ha deciso di destinare a questo scopo, a rigore non di sua competenza, il contributo regionale di 600 mila euro. «L’acqua che circola nel nostro acquedotto è potabilizzata, ma la nostra fonte di approvvigionamento, il lago, è vulnerabile - spiega Turla -. Vogliamo metterci al sicuro, facendo arrivare l’acqua da Sulzano, che ne ha in abbondanza e può condividerla senza problemi». Al presente la rete idrica di Montisola, costantemente monitorata da Acque bresciane, Ats e Arpa, potabilizza l’acqua utilizzando ipoclorito di sodio, biossido di azoto e raggi ultravioletti. IL LAGO, però, potrebbe riservare delle spiacevoli sorprese nel caso accadessero episodi di inquinamento. Nell’aprile 2013, tanto per dirne una, la piena dell’Oglio, rimescolando i sedimenti sul fondo del Sebino, aveva rimesso in circolo, come poi certificato dall’Arpa, metalli pesanti quali ferro, boro e alluminio. Anche le alghe unicellulari potenzialmente tossiche hanno più volte messo a dura prova l’impianto di potabilizzazione montisolano. Nel settembre 2016, per dirne un’altra, l’acqua che scendeva dalla doccia aveva l’odore delle fioriture algali: niente di pericoloso per la salute, ma un inconveniente sgradevole. Il 2019 sarà l’anno di svolta. I lavori del collettore idrico sublacuale dovrebbero cominciare in primavera. •

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