In duemila per l’ultimo abbraccio a Braian

di G.C.C.
I palloncini lanciati verso il cielo al passaggio del feretro di Braian
I palloncini lanciati verso il cielo al passaggio del feretro di Braian
I palloncini lanciati verso il cielo al passaggio del feretro di Braian
I palloncini lanciati verso il cielo al passaggio del feretro di Braian

C’era tutto il paese, ieri, ad accompagnare Braian Morando nel suo ultimo viaggio, tra l’abitazione, la parrocchiale di Paratico e soprattutto l’oratorio, «la sua seconda casa» ricordava don Gustavo Bergamelli, che ha lasciato Paratico per dirigere il seminario di Bergamo. Sul sagrato i ragazzi del Grest tenevano teso lo striscione «Ciao Braian», firmato dalle loro mani colorate, mentre compagne e compagni dell’Alberghiero di Clusane, arrivati da mezza provincia, impugnavano grappoli di palloncini colorati. Una chiesa zeppa ha costretto molti cittadini a seguire la funzione dell’addio sul sagrato: «Mai viste tante persone», ha commentato il sagrista. Tante davvero; di tutte le età, compresi gli insegnanti che lo avevano seguito dalla materna alle medie. LA PIOGGIA è cessata poco prima dell’arrivo del corteo guidato dai chierichetti e dal parroco don Tarcisio Troiani, accompagnato dallo stendardo dell’Avis, e quando la bara è arrivata sul sagrato gli amici hanno liberato i palloncini accompagnandoli con la musica fino alle nuvole. Nella sua omelia il parroco ha invitato tutti a cercare risposte nella religione: «Braian ci ha lasciato - ha concluso - ma continuerà a essere con noi come ci insegna la fede». Infine amici e conoscenti si sono alternati con alcune letture davanti all’altare precedendo la commossa testimonianza di don Bergamelli dedicata al ragazzo: le ultime parole prima della partenza di un corteo sterminato, composto da almeno duemila persone, che ha raggiunto il cimitero. •

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