Il presidente dell’Aido rinasce
grazie al trapianto di polmoni

di Giuseppe Orizio
 Giuseppe Di Perna è il  presidente dell’Aido di Castegnato
Giuseppe Di Perna è il presidente dell’Aido di Castegnato
 Giuseppe Di Perna è il  presidente dell’Aido di Castegnato
Giuseppe Di Perna è il presidente dell’Aido di Castegnato

È un Ferragosto speciale per tutte le persone che sostengono la donazioni di organi. Dopo sette mesi di attesa, il presidente dell’Aido di Castegnato Giuseppe Di Perna è stato sottoposto al trapianto di polmoni. L’intervento è stato eseguito nell’ospedale di Strasburgo. È il secondo tentativo di tornare a un’esistenza normale. Gli organi ricevuti in dono nel 2006 quando era ricoverato al San Matteo di Pavia, con il tempo hanno provocato una reazione di rigetto. Su indicazione degli specialisti italiani Di Perna, 38 anni, si è rivolto al centro specializzato di Strasburgo.

Tutto è andato bene, anche se dopo sette mesi di attesa e negli ultimi giorni le forti complicazioni respiratorie, avevano creato qualche comprensibile apprensione.

L’impiegato della Ori Martin si era trasferito in Francia per essere subito vicino all’ospedale in caso di chiamata. Ad accompagnarlo e sostenerlo nell’angusta e struggente strettoia dell’attesa i familiari, ma anche la comunità di Castegnato che ha incoraggiato Di Perna con un post sui social, e addirittura con una pagina Facebook. A giugno il direttivo dell’Aido di Castegnato aveva fatto visita al suo presidente. Durante il commovente incontro Di Perna aveva sottolineato di essere diventato suo malgrado un testimonial della campagna di promozione della donazione promossa con l’efficace slogan: «Da una vita spezzata, un’altra vita può risorgere».

L’INTERVENTO, eseguito al Centro trapianti dell’ospedale universitario, è perfettamente riuscito e che tutto stia andando bene, lo dice lo stesso trapiantato in un comunicato che ha voluto condividere sui social.

«Eccomi qua! – ha postato su Facebook Di Perna -. Nuovo come un neonato, ed è così che mi sento, pronto a riscoprire cose che da mesi ho solo sognato e desiderato. Non è ancora il momento di gridare... vittoria, ma lo scoglio più grosso é stato superato con successo. Adesso mi aspetta un mese di duro lavoro ma che affronterò sempre col sorriso e a testa alta. In questi mesi ho avuto centinaia di testimonianze di amicizia e vicinanza - scrive ancora il presidente dell’Aido -. Tutto ciò mi ha aiutato ad affrontare il periodo di esilio in maniera meno dura. Vi abbraccio tutti e vi ringrazio! Col cuore. Non abbassate la guardia, non è ancora il momento. Ciao.».

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