Contro il demone delle dipendenze obiettivo fare rete

di Giuseppe Zani

Si è abbassata l’età degli adolescenti che esagerano con l’alcol e fanno uso di stupefacenti. Questa almeno è la novità percepita tra gli abitanti di Montisola, dove peraltro il fenomeno delle tossicodipendenze non pare dal punto di vista numerico più grave che altrove, ma forse, proprio perché investe una piccola comunità, ha un’eco più dilatata. TUTTAVIA, lo stato di ubriachezza e l’allentamento dei riflessi causato anche solo da droghe leggere possono avere conseguenze più disastrose sulle strade dell’isola, notoriamente piene di curve, essendo tracciate sui fianchi di quella che è una vera e propria montagna. In effetti, non sono rari sull’isola i tuffi di scooter nel lago e gli incidenti stradali, alcuni dei quali hanno avuto esiti tragici. Il grido di allarme, lanciato da alcune mamme, è rimbalzato anche in aula consiliare. «Da tempo ormai - si legge in una lettera allegata agli atti - anche l’isola non è esente da comportamenti sbagliati e pericolosi per i giovani. Mancanza di regole precise e orari senza limite portano i ragazzi, anche minorenni, a ubriacarsi e sperimentare sostanze per misurare il bisogno di andare oltre. Dove ci sono agnelli senza pastore - avverte la missiva - ci sono i lupi, loschi individui, personaggi senza scrupoli che rovinano i nostri giovani e le loro famiglie. Tutti sanno dove agiscono e chi sono, ma c’è omertà e protezione. Tutto ciò è più complicato perché nessuno denuncia e le forze dell’ordine non hanno strumenti per agire in concreto. Le istituzioni, le scuole, il parroco hanno allertato, informato e sensibilizzato su questo problema, ma non otterremo niente se le famiglie in primis non cambiano rotta e non si danno da fare a dire molti no! La proposta è quella di creare una rete di protezione. Chi meglio dei montisolani sa fare rete?». L’Amministrazione comunale, sollecitata direttamente a mobilitarsi, si è attivata, insieme con il gruppo Cultura e Biblioteca e la Pro loco Monte Isola, promuovendo iniziative di prevenzione. UN CICLO di incontri sui corretti stili di vita che tutti dovrebbero adottare è in corso di svolgimento dal mese scorso. Contemporaneamente è stato organizzato nella sede della biblioteca, a Carzano, grazie alla consulenza fornita da due operatori della cooperativa «Il Calabrone», un laboratorio sui vari tipi di dipendenze, comprese quelle da internet e da videogiochi. Domani, infine, dalle 17 in poi, nella palestra comunale di Siviano avrà luogo il confronto dal titolo «Ama la vita, non giocarti il cervello! Alcool e stupefacenti: alterazione dello stato psicofisico e sicurezza stradale. Fattori predittivi e prescrittivi». Nell’occasione, dopo avere ascoltato le testimonianze di Erica Pietti e Rosanna Pennacchio, dell’associazione «La linea della vita», interverranno, coordinati dalla neurologa Marinella Turla, il medico rianimatore Lauro Walter Morandini, la psicologa del Servizio dipendenze Giovanna Masnada, e Silvia Contrini, ufficiale di Polizia locale. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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