Chiari e Iseo, gli ospedali alzano la qualità

di Giancarlo Chiari
Il nuovo Centro unico prenotazioni della «Mellino Mellini»Il cantiere della nuova Medicina dell’Ospedale di Chiari
Il nuovo Centro unico prenotazioni della «Mellino Mellini»Il cantiere della nuova Medicina dell’Ospedale di Chiari
Il nuovo Centro unico prenotazioni della «Mellino Mellini»Il cantiere della nuova Medicina dell’Ospedale di Chiari
Il nuovo Centro unico prenotazioni della «Mellino Mellini»Il cantiere della nuova Medicina dell’Ospedale di Chiari

L’Asst Franciacorta punta sullo sviluppo di una struttura che al polo di riferimento dell’Ospedale Mellino Mellini di Chiari, sede della direzione, affianchi due poli di Iseo e Orzinuovi, affidando le lungodegenze allo Spalenza di Rovato, gestito dalla Fondazione Don Gnocchi, e all’ospedale di Palazzolo, affidato alla Richiedei di Gussago. LA RETE punta a rispondere ai diversi bisogni dell’ovest bresciano, con un investimento complessivo di oltre 6 milioni di euro per migliorare la qualità dei due presidi principali. «Gli investimenti che stiamo facendo sull’ospedale di Iseo - spiega Mauro Borelli, direttore generale - sono funzionali al suo sviluppo che presenta ogni anno, con la stagione turistica un aumento della domanda, a differenza di quelli di Chiari e Orzinuovi dove la domanda sostanzialmente resta la stessa. Quest’anno abbiamo completato una serie di interventi per l’ospedale di Chiari, partendo dalle urgenze provocate dalla vetustà del vecchio fabbricato. Unificando l’ingresso su via Mazzini, affiancandolo al Centro unici prenotazioni, abbiamo oltre 400 metri di area nel nuovo monoblocco per un Pronto Soccorso con due posti letto in più, e senza ingressi di estranei. Nel nuovo monoblocco razionalizzando gli spazi, l’oftalmologia si sposterà al piano inferiore lasciando l’ortopedia, e per favorire gli utenti stiamo progettando di unificare gli ambulatori». Nel vecchio ospedale, sistemato l’ingresso, con scale e rampe per diversamene abili, chi entra trova corridoi e cappella rimessi a nuovo. Il nuovo Cup, subito a sinistra, con distributore di numeri per la prenotazione, dispone di una grande sala con una sessantina di poltroncine, davanti agli sportelli. L’ultimo cantiere è la nuova medicina, spostata a piano terra, con lavori al termine: ad ottobre, finiti gli impianti e dipinte le pareti, partirà l’appalto per l’arredo. Illustrando i lavori Borrelli prosegue: «Con Chiari, dove abbiamo investito 4,5 milioni, grazie anche al lascito Barcella, vogliamo confermare il ruolo fondamentale dell’ospedale di Iseo: a chi diffonde le voci che lo si vuole chiudere, rispondiamo con i fatti che documentano che intendiamo dargli più rilievo. Completiamo gli interventi antisismici, ma anche altri che saranno più lunghi nel tempo per non interrompere l’attività. I lavori del Pronto soccorso finirebbero prima chiudendolo, abbiamo scelto tempi più lunghi per non chiudere un presidio che riteniamo fondamentale. L’Asst punta su Iseo, dove da alcuni mesi si possono effettuare interventi chirurgici di oftalmologia. Osservando la richiesta crescente di questi interventi, stiamo valutando come recuperare lo spazio per dotarla di una sala operatoria autonoma». Al termine l’Asst Franciacorta porterà la Medicina di Chiari dagli attuali 26 a 33 posti letto, a cui si aggiungeranno 5 posti tecnici di Mac (macroattività ambulatoriale complessa). A Iseo, Medicina che conta 34 posti letto, un posto letto in day hospital, altri 8 posti letto Mac, e da gennaio 10 posti sub acuti, ne avrà altri due per ricoveri sub intensivi. •

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