Caldo e prelievi: il Sebino è in discesa libera

di Giuseppe Zani
Uno scorcio della spiaggia libera di Iseo come appariva ieri
Uno scorcio della spiaggia libera di Iseo come appariva ieri
Uno scorcio della spiaggia libera di Iseo come appariva ieri
Uno scorcio della spiaggia libera di Iseo come appariva ieri

Cala a vista d’occhio, e sul Sebino fanno la loro prima comparsa, per ora modesta, le alghe. Il lago è spremuto per dissetare il mais lungo il solco dell’Oglio, e negli ultimi 15 giorni il livello è sceso di 60 centimetri: 4 al giorno, di media. Alle 14 di ieri l’idrometro di Sarnico segnava -5,3 centimetri, e di questo passo, se non pioverà in misura consistente si raggiungerà presto il limite minimo di svaso consentito, che è di -30 centimetri. «IL LAGO ha iniziato a scendere verso la fine di luglio per due ragioni fondamentalmente: la scarsità di precipitazioni in Valcamonica e, cosa normale nel periodo di punta delle vacanze estive, la riduzione delle portate passate dalle turbine delle centrali elettriche - racconta Massimo Buizza, il direttore del Consorzio dell’Oglio, l’ente che con la diga di Fosio, a Paratico, regola il deflusso -. Dal 10 agosto il calo è diventato più rapido e oggi la portata in ingresso è di 36-37 metri cubi al secondo contro i 43 previsti, e noi stiamo erogando alle derivazioni il 55% di quanto richiesto». Vero è che quest’estate, rispetto a quella del 2017, non sono mancate le piogge. Si è trattato però di eventi più frequenti, sì, ma meno corposi. «Il 22 agosto dello scorso anno il lago era a +3 centimetri - ricorda Buizza -. Decisivi, per determinare l’allungamento della stagione irrigua, i temporali arrivati alla fine di giugno e di luglio: avevano ricostituito il livello». Stavolta invece, se non ci saranno piogge consistenti, la discesa continuerà. «Spero che non si arrivi al limite minimo consentito: per residenti e turisti non è un bel vedere il lago così basso - conclude il direttore del Consorzio -. Per quanto invece riguarda l’agricoltura che sfrutta l’acqua del Sebino, la stagione irrigua si avvia alla fine. Probabilmente la prossima settimana ridurremo drasticamente le portate in uscita». Intanto sono ricomparse le alghe. Per adesso hanno bordato di un leggero strato vegetale il bagnasciuga delle spiagge e delle insenature maggiori. Niente a che vedere col fenomeno delle piante acquatiche che negli anni scorsi invadevano, ristagnando, i porti del basso Sebino danneggiando il turismo. Stavolta, a ritardare la formazione di banchi non è stata l’eradicazione della Vallisneria spiralis di cui tanto si è parlato nel 2017, ma il diverso andamento climatico. «Ogni anno fa storia a sé - dice Giuseppe Tobias Faccanoni, presidente dell’Autorità di bacino dei laghi d’Iseo, Endine e Moro -. Fino ai primi giorni di agosto, stavolta, il lago è stato alto. Negli anni scorsi, solitamente, si abbassava dalla metà di luglio, quando la fioritura delle piante acquatiche è nel pieno. Non è escluso, tuttavia, che il problema di ripulire il lago dalla vegetazione si ponga nei prossimi giorni». •

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