Allarme meningite a
Chiari: profilassi per
sessanta persone

Resta in vigore il protocollo di sorveglianza sanitaria regionale
Resta in vigore il protocollo di sorveglianza sanitaria regionale
Resta in vigore il protocollo di sorveglianza sanitaria regionale
Resta in vigore il protocollo di sorveglianza sanitaria regionale

Sono stazionarie le condizioni del 13enne di Chiari colpito da un’infezione da meningococco ricoverato dal giorno di Pasquetta all’ospedale Civile. L’Ats ha concluso ieri la campagna di profilassi prevista dal protocollo regionale sanitario per azzerare ogni potenziale rischio di contagio. Complessivamente - come riferito nell’edizione di ieri -, è stata prescritta una terapia a base di antibiotici ad ampio spettro 55 persone: cinque familiari, 22 amici e parenti entrati in contatto con il 13enne durante la fase di incubazione del virus e 25 compagni di classe dell’adolescente che frequenta la seconda media. A questi vanno aggiunti i cinque operatori sanitari che hanno assistito il giovane durante il ricovero al pronto soccorso «Mellini». Gli accertamenti hanno permesso di stabilire che il ragazzo ha contratto una malattia invasiva da meningococco. Il 13enne ricoverato in rianimazione pediatrica all’ospedale di Brescia ha risposto alle terapie e già nelle prossime ore i medici potrebbero sciogliere la prognosi. L'ATS STA ATTUANDO tutte le procedure standardizzate sotto la stretta sorveglianza della Regione. La diagnosi ha chiarito la natura dell’agente patogeno. Accantonata l’ipotesi virale, gli esami di laboratorio hanno confermato che si tratta un’infezione batterica da meningococco, anche se bisognerà attendere i riscontri delle colture per tipizzare il germe responsabile dell’infezione, che non sempre si riesce ad isolare. Il ragazzo aveva manifestato un leggero rialzo febbrile e una congestione delle vie aeree alla vigilia di Pasqua. I genitori avevano pensato ad una banale influenza, ma con il passare delle ore la febbre ha raggiunto i 40 gradi. Il giorno di Pasquetta lo studente è stato portato al pronto soccorso di Chiari, dove i medici hanno capito subito di trovarsi davanti a un caso di meningite, e hanno disposto il trasferimento al Civile. Nonostante il pericolo di altri casi o di focolai sia ridotto a percentuali vicine allo zero, resta in vigore in tutta la provincia lo stato di vigilanza sanitaria: allertati i pronto soccorso ordinari e pediatrici e i servizi di assistenza continuata per facilitare la diagnosi precoce della malattia a cui è legata la guarigione completa e senza postumi dell’infiammazione delle meningi, membranelle che avvolgono e proteggono il tessuto nervoso cerebrale e midollare. Rientrato invece l’allarme in Valtenesi dove si era ipotizzato un altro caso di meningite. DALL’INIZIO DEL 2018, in provincia di Brescia sono stati segnalati complessivamente cinque casi di malattia invasiva da meningococco di cui 4 di infezione batterica sistemica (sepsi). Un andamento epidemiologico leggermente al di sopra della media. • N.P.C. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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