All’Antonietti delle meraviglie la tecnologia è senza frontiere

di Giuseppe Zani
Davide Pietrogiovanna, al primo posto con la sua mano roboticaI sette maturandi dell’Antonietti di Iseo protagonisti del concorso
Davide Pietrogiovanna, al primo posto con la sua mano roboticaI sette maturandi dell’Antonietti di Iseo protagonisti del concorso
Davide Pietrogiovanna, al primo posto con la sua mano roboticaI sette maturandi dell’Antonietti di Iseo protagonisti del concorso
Davide Pietrogiovanna, al primo posto con la sua mano roboticaI sette maturandi dell’Antonietti di Iseo protagonisti del concorso

Hanno il bernoccolo della tecnologia. E sono pieni di talento e di inventiva. Non a caso tutti sono già stati opzionati da aziende che investono nell’innovazione. Stiamo parlando dei 7 maturandi dell’Antonietti di Iseo che ieri hanno presentato ai coetanei e a una giuria qualificata i prototipi coi quali partecipano al concorso nazionale TecnicaMente - Dall’aula all’a- zienda, promosso da Adecco. HA VINTO la mano robotica di Davide Pietrogiovanna, di Paderno Franciacorta: una mano d’acciaio comandata da un guanto infilato sulla mano di un operatore. «Un’idea che mi è venuta mentre facevo uno stage a una pressa dell’Omfb di Provaglio d’Iseo - ha raccontato Pietrogiovanna -. A me piace progettare. La mano robotica è resistente al caldo, al freddo, agli acidi, ma soprattutto annulla il rischio che qualcuno si faccia male. È dedicata alla sicurezza in fabbrica, insomma». Giovanni Ghislotti e Stefano Marcomini, il primo di Zocco di Erbusco, il secondo di Adro, hanno invece ideato un porta calibri a tampone automatizzato. «Un contenitore che guarda all’industria 4.0 e serve a migliorare ordine e velocità d’esecuzione», ha spiegato Marcomini. Daniele Sardini e Simone Giugno, rispettivamente di Cazzago e Castegnato, hanno riportato in vita un giocattolo degli anni ‘90, il robot Emilio, e l’hanno dotato di un braccio meccanico che è in grado di muoversi su tre assi. «Un robot molto preciso - ha detto Giugno -. Che, attivato con la voce su bluetooth, può aiutare i disabili a scrivere». L’iseano Andrea Malacrida ha invece assemblato con i mattoncini della Lego un nastro trasportatore capace di riconoscere i colori. «Un impianto che, a livello industriale, può smistare gli oggetti prodotti e avviarli ad esempio in magazzino sulla base dei diversi colori», ha precisato Malacrida. Nicolò Franzon, di Cazzago San Martino, ha costruito un drift trike a motore elettrico, una specie di triciclo ottenuto saldando parti dei telai di un go kart e di una bicicletta. «Un giocattolo un po’ sofisticato - l’ha definito Franzon - può andare pure in salita e, utilizzando le batterie di cui è munito, può raggiungere i 30 km orari». Al termine di ogni presentazione, tutti i protagonisti della mattinata hanno ringraziato i professori che li hanno seguiti nell’elaborazione dei loro progetti: Antonio Liuzzi, titolare del laboratorio di Meccanica, Rossana Brusco, insegnante di Elettrotecnica, e Maria Luigia Maio, docente di Italiano. Alla fine la giuria, composta da responsabili di aziende insediate a Erbusco, Travagliato, Cazzago, Monticelli Brusati, Paderno Franciacorta, Rodengo Saiano e Provaglio d’Iseo, ha assegnato la palma della vittoria a Pietrogiovanna. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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