Rocciatori sospesi nel vuoto per scacciare l’incubo massi

di A.ROM.
Rocciatori all’opera per liberare il versante dalle pietre pericolanti
Rocciatori all’opera per liberare il versante dalle pietre pericolanti
Rocciatori all’opera per liberare il versante dalle pietre pericolanti
Rocciatori all’opera per liberare il versante dalle pietre pericolanti

Gli operai dell’impresa Piantoni di Schilpario sono al lavoro da martedì: l’obiettivo è di chiudere il cantiere lungo la strada rivierasca che collega Marone e Vello, entro il 18 febbraio. Sulla scorta della relazione del geologo, la Provincia ha optato per la completa messa in sicurezza del versante da cui nella notte di venerdì sono cadute rocce e pezzi della volta in cemento che un tempo era stata piazzata per ancorare la falesia. L’ordinanza di chiusura della strada per due settimane è partita martedì mattina da palazzo Broletto. In questi giorni gli operai, dopo avere tagliato piante e ramaglie in eccesso, stanno sistemando le reti paramassi sulla roccia che ancora non ne era dotata. I veicoli diretti in Vallcamonica saranno costretti a percorrere la superstrada sp510: per recarsi a Marone dovranno utilizzare lo svincolo di Collepiano, per scendere verso il lago dalla collina alle spalle del capoluogo. I disagi sono rappresentati da una strada stretta, con molte curve e tratti che consentono il passaggio di un mezzo alla volta. In passato non sono stati rari i casi di camion che nell’affrontare una curva a gomito si sono incastrati. •

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