Ondata di tanfo:
a Vighizzolo scatta
un nuovo allarme

di Valerio Morabito
Ieri sera i  Vigili del fuoco  sono tornati a intervenire  a Vighizzolo  per i malori accusati dalla popolazione a causa dei miasmi
Ieri sera i Vigili del fuoco sono tornati a intervenire a Vighizzolo per i malori accusati dalla popolazione a causa dei miasmi
Ieri sera i  Vigili del fuoco  sono tornati a intervenire  a Vighizzolo  per i malori accusati dalla popolazione a causa dei miasmi
Ieri sera i Vigili del fuoco sono tornati a intervenire a Vighizzolo per i malori accusati dalla popolazione a causa dei miasmi

Nuova emergenza malori a Vighizzolo. A nove giorni dall’ondata di tanfo che aveva costretto al ricovero in ospedale quindici alunni e due insegnanti delle elementari, ieri sera i miasmi hanno provocato disturbi ai residenti in via Bassa. Nessuna persona ha avuto bisogno di cure sanitarie ma sul posto sono intervenuti ugualmente Vigili del fuoco, carabinieri e tecnici dell’Arpa. Il nuovo allarme, ironia della sorte, è scattato a poche dalla convocazione della seduta della commissione Ambiente che aveva fatto il punto sul caso miasmi. Le discariche restano le principali sospette dei miasmi ma al momento non si può provare il nesso fra l’odore sgradevole che soffoca da agosto la frazione e i malori. Queste le indicazioni emerse dal Commissione che ha preceduto l’assemblea pubblica convocata stasera a Vighizzolo e il varo del Tavolo tecnico operativo. Una partenza in salita.

IL COMUNE ha dettato ad Arpa, Ats e Regione le sue regole per non trovarsi a fronteggiare da solo la caccia al tanfo. Tra le proposte c’è quella di acquistare strumenti elettronici per monitorare la puzza. L’esecutivo ritiene essenziale mettere in campo anche un pool di specialisti di fiducia. Tra di loro dovrebbe esserci Giuseppe Magro che ha ideato «Qcumber», il Geo Social Forum per la sostenibilità dei territori. Ma di fronte a un simile dispiegamento di mezzi, l’assessore all’Ambiente, Mariachiara Soldini ha chiesto «il sostegno dell’Arpa: pretendiamo che i rilievi effettuati dal Comune abbiano un valore ufficiale e non vengano confutati da questa o quell’altra autorità sanitarie».

SULLA STESSA lunghezza d’onda il sindaco Mario Fraccaro che ha annunciato la presentazione in Consiglio Comunale di «una mozione condivisa con l’opposizione per mettere in luce in Regione il problema Montichiari che deve essere affrontato con risorse economiche straordinarie. Siamo un caso unico e il problema degli odori non è il solo aspetto che ci preoccupa, considerando la presenza di agenti chimici nel terreno». La direttrice del dipartimento Arpa Brescia, Maria Luisa Pastore, ha fatto il punto sull’attività su Montichiari. «In questo periodo abbiamo concluso la visita ispettiva sulla Gedit nel periodo in cui le segnalazioni erano ricorrenti. Sono state riscontrate alcune criticità segnalate all’autorità, che dovrà valutare un’eventuale revisione dell’atto autorizzativo». Per quanto riguarda la Systema, «stiamo concludendo l’ispezione - ha rimarcato Maria Luisa Pastore -. A breve stileremo un bilancio. In entrambi i controlli ordinari alle due discariche, durati due mesi, ci siamo concentrati sulle emissioni odorigene».

L’ESPONENTE DELL’ARPA, inoltre, ha confermato che il giorno dei malori alle scuole elementari «durante un sopralluogo alla Gedit sono stati acquisito due campioni di rifiuti che saranno analizzati. Attendiamo gli esiti analitici dello studio». La sorgente dei miasmi non è stata ancora accertata. «Non aver individuato le cause, non vuol dire ammettere che il problema non esiste - ha incalzato Maria Luisa Pastore -: nel 2016 Arpa ha realizzato un centinaio di interventi a Montichiari e il 20% ha riguardato il problema delle molestie olfattive». In Commissione era presente anche il capogruppo della Lega Nord, Marco Togni, il quale ha chiesto di «posizionare una centralina al centro di Vighizzolo». Si, perché fino ad oggi l’impianto di rilevazione sui cui si è fatto affidamento nei rilievi è quella che si trova a Rezzato.

Diego Bodei di Legambiente ha chiesto in maniera esplicita «uno studio epidemiologico sulla popolazione di Vighizzolo». In serata poi, il nuovo allarme.

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