La tempesta flagella Bassa e Franciacorta

Uno dei campi allagati dal temporale nella Bassa Bresciana Notte di mobilitazione sul lago di Iseo per gli operatori del 115
Uno dei campi allagati dal temporale nella Bassa Bresciana Notte di mobilitazione sul lago di Iseo per gli operatori del 115
Uno dei campi allagati dal temporale nella Bassa Bresciana Notte di mobilitazione sul lago di Iseo per gli operatori del 115
Uno dei campi allagati dal temporale nella Bassa Bresciana Notte di mobilitazione sul lago di Iseo per gli operatori del 115

Sono la Bassa e la Franciacorta le zone più flagellate dall’ennesima ondata di maltempo che la scorsa notte ha investito la provincia di Brescia. Due temporali in rapida successione hanno inferto gravi danni alle coltivazioni. Epicentro della tempesta l’enclave tra Orzinuovi e Verolanuova, la Valgobbia e l’entroterra compreso tra Franciacorsa e lago d’Iseo. A ROVATO si è abbattuta una violenta grandinata che ha colpito i campi di mais «causando danni fino al 50% della coltura in campo - si legge nel bollettino di Coldiretti -: colpiti a macchia di leopardo anche Ome, Monticelli, Rodengo Saiano, Paderno, Camignone, Provaglio e Provezze. Stando sempre a Coldiretti, sarebbero stati risparmiati invece i vigneti che, nonostante «la grandine, non hanno subito danni da segnalare». Allagamenti invece nella Bassa, in particolar modo a Mairano dove le serre sono state completamente inondate, in alcuni casi divelte creando anche danni alle colture di zucchine, angurie e insalate in serra. Anche Confagricoltura-Brescia ha effettuato una ricognizione post temporali evidenziando gli effetti dei temporali nella «culla» delle bollicine. «LE PRIME STIME confermano purtroppo un’altra ondata di danni considerevoli ai vitigni situati nelle zone colpite dal maltempo di ieri – spiega Giulio Barzanò, titolare dell’azienda agricola Mosnel e presidente della sezione vitivinicola di Confagricoltura Brescia -. Nel nostro caso, si parla del 30% di viti coinvolte, ma ci vorranno giorni per capire la reale entità di quanto accaduto. Il susseguirsi di episodi di grandine, vento e forti piogge sta rovinando un’annata che si prospettava finalmente florida per le aziende agricole franciacortine, dopo un 2017 negativamente contrassegnato dalla gelata di aprile. Ci auguriamo che nelle prossime settimane il tempo sia più clemente e che il sole possa sanare le piante e i chicchi d’uva danneggiati, contribuendo ad arginare questa drammatica situazione». Mentre si attendono dunque le opportune verifiche circa i danni provocati dalla grandinata che in due riprese ha bersagliato la Franciacorta, Confagricoltura Brescia ricorda l’importanza di valutare adeguate coperture assicurative a tutela delle attività agricole. «Per affrontare la crescente imprevedibilità delle condizioni climatiche, che sempre più spesso minaccia i raccolti e la sopravvivenza stessa delle aziende, i nostri soci possono contare sui servizi assicurativi di Agridifesa Italia e sul massimo supporto dell’organizzazione in casi di emergenza come quello odierno», sottolinea Oscar Scalmana, vicepresidente di Confagricoltura Brescia e presidente di Agridifesa Italia. LE VIOLENTE raffiche di vento spirate per tutta la notte sul Sebino hanno costretto i Vigili del fuoco di Sale Marasino a un incredibile tour de force. In una manciata di ore la squadra del distaccamento di volontari ha dovuto rimuovere alberi e piante abbattute a Marone, Monticelli, Polaveno e Provaglio d’Iseo. Il record di alti fusti devastati spetta a Iseo dove i Vigili del fuoco hanno dovuto fare la spola da Clusane per liberare la strada da cinque alberi che impedivano il passaggio delle auto. Ha collaborato Alessandro Romele

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