La ciclovia a strapiombo sul lago ha subito «stregato» il mondo

«Il lago di Garda irrompe in una nuova era». Le parole del sindaco di Limone Franceschino Risatti, sublimano il significato di quella che è già stata ribattezzata la ciclovia più bella del mondo. L’itinerario a strapiombo sul lago che da Capo Reamol porta fino al confine del Trentino è stato inaugurato ieri in un comprensibile clima di euforia e stupore. «Questo percorso sospeso tra cielo e lago non porterà benefici in termini turistici solo a Limone, ma diventerà un’attrazione di primo piano per tutto il comprensorio visto il crescente interesse per le vacanze attive». STREGATO dal paesaggio alto Gardesano, impreziosito per l’occasione con le coloratissime evoluzioni dei kite surf, il ministro alle Infrastrutture Danilo Toninelli ha infranto il protocollo e si concesso una passeggiata a piedi di 45 minuti, contravvenendo alla decisione di proseguire con gli impegni istituzionali appena conclusa la cerimonia del taglio del nastro. «La mobilità dolce trova la sua massima espressione nella ciclovia di Limone - ha osservato il ministro -. Non a caso abbiamo da poco sbloccato 316 milioni di euro da investire nella rete di piste ciclabili. Due sono infatti le nostre priorità in questo segmento: il pendolarismo e le ciclovie intermodali. Anche questa è qualità della vita. Ecco cosa intendiamo quando, prima come M5S e poi come Governo del cambiamento, parliamo di mobilità dolce che rispetta l’ambiente, il paesaggio. E anzi lo esalta». IL «VARO» È STATO salutato da una folla di autorità: tra le altre il prefetto di Brescia Annunziato Vardè, l’assessore regionale all’Agricoltura Fabio Rolfi, il consigliere del Pirellone Viviana Beccalossi, i nove sindaci dei paesi che formano la Comunità Montana Parco guidati dal presidente Davide Pace. Non è passato inosservato il vincitore del Giro d’Italia del 1986 Roberto Visentini che dopo la ricognizione ha osservato: «è una pista che collegata al tratto di Riva, potrebbe benissimo essere teatro di una crono individuale al Giro del Trentino, e perché no, anche della corsa rosa. Ve l’immaginate che riprese potrebbero essere trasmesse in televisione con l’elicottero? Qui a Limone è stato possibile realizzare tutto questo grazie a persone che badano al sodo e soprattutto remano tutte nella stessa direzione, cosa purtroppo che non accade spesso in altri Comuni della riviera». Inevitabile in una giornata simile non parlare del progetto dell’anello di ciclabili attorno al lago. «Completare i tratti mancanti deve diventare un obiettivo prioritario – hanno rimarcato Delia Castellini e Giovanni Albini, rispettivamente sindaci di Toscolano e Gargnano –: speriamo nell’aiuto regionale, perché è chiaro che vanno individuate soluzioni condivise». «Bisogna osare come ha fatto Limone e proseguire nel sogno di una ciclovia del Garda», ha aggiunto il primo cittadino di Salò Gianpiero Cipani. Efficace l’analisi di Luigi Bertoldi, vicepresidente del Consorzio turistico Lago di Garda Lombardia: «Questa ciclabile è essenzialmente un esercizio di consapevolezza, delle nostre bellezze e di cosa si può fare con la caparbietà destagionalizzando l’offerta turistica». CON L’INAUGURAZIONE del tratto di circa due chilometri che va a collegarsi al precedente di quattro inaugurato nel 2013, ora il Comune di Limone è praticamente percorribile sulla costa dall’estremità sud di località Nanzèl, al confine con la Provincia di Trento, sei chilometri dopo. I lavori, iniziati nel settembre 2016, sono entrati nel vivo l’anno scorso con la realizzazione vera e propria del tracciato ciclopedonale. «L’opera – ha precisato Risatti – è stata finanziata con il contributo trentino dei fondi dei Comuni Confinanti per un importo di con 7 milioni e 620 mila euro, circa 3.500 al metro lineare». Sarà percorribile 24 ore su 24 grazie a led luminosi. •