L'epidemia ha perso
vigore ma il batterio
è più aggressivo

di Valerio Morabito
Al pronto soccorso di Montichiari resta in vigore l’allerta sanitaria
Al pronto soccorso di Montichiari resta in vigore l’allerta sanitaria
Al pronto soccorso di Montichiari resta in vigore l’allerta sanitaria
Al pronto soccorso di Montichiari resta in vigore l’allerta sanitaria

L’epidemia di polmonite frena, ma il batterio sembra essere diventato più aggressivo. Nelle ultime 48 ore si sono registrati soltanto 12 nuovi casi di infezione. Il quadro clinico di alcuni pazienti è tuttavia repentinamente peggiorato.

IERI POMERIGGIO un 40enne di Remedello colpito da sospetta legionella è stato trasferito d’urgenza dall’ospedale Poma di Mantova al San Gerardo di Monza. Il paziente è in prognosi riservata. Sempre a Remedello un 56enne è stato accolto nel Reparto di rianimazione del Poma, perchè colpito dal morbo del legionario. Meno gravi le condizioni di un 77enne di Montichiari ricoverato sempre all’ospedale di Mantova per legionella. Polmonite batterica è la diagnosi formulata nella notte a un commerciante 60enne di Carpendolo visitato al pronto soccorso di Manerbio, mentre un 45enne della frazione Borgosotto di Montichiari si trova in coma farmacologico all'ospedale di Desenzano a causa di un’infezione ai polmoni.

L’ONDA EPIDEMICA si sta effettivamente abbassando come sostenuto dall’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, ma il numero di persone viaggia rapidamente verso quota 300: in 17 casi gli esami sui campioni prelevati dai pazienti hanno accertato che si tratta di legionella. Tra questi c’è il 29enne di Roe Volciano ricoverato in coma farmacologico per legionella nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale San Gerardo di Monza. Il giovane, che lavora a Castenedolo e con quotidianità frequentava per la pausa pranzo un ristorante di Calcinatello, è aiutato a respirare da un polmone artificiale. Il decorso clinico delle prossime ore sarà decisivo. Stazionarie anche le condizioni del 57enne di Carpenedolo che si trova all'ospedale Niguarda di Milano. Il dipendente di Poste italiane continua a rispondere in maniera positiva alle cura mediche alle quali è sottoposto. Invece, nella giornata di ieri, sono improvvisamente peggiorante le condizioni di salute di una 80enne di Ghedi ricoverata per polmonite batterica a Montichiari. Intanto, a causa dell'epidemia, iniziano a saltare le prime manifestazioni in programma. La mostra di Expo Arte moderna e contemporanea, che si sarebbe dovuta svolgere al Centro fiera di Montichiari dal 22 al 24 settembre, è stata rimandata a data da destinarsi dagli organizzatori. «L’epidemia di polmonite batterica e legionella che ha colpito Montichiari e paesi limitrofi ci ha spinto a rinviare l’evento», si legge nella nota diffusa dagli organizzatori. Due fino ad oggi le vittime del batterio. Quello che ha ucciso Guglielmina Castelletti, 69enne della frazione Mezzane di Calvisano sarebbe quello della legionella. «Ma - precisa il genero Stefano Belli -, bisognerà attendere le controanalisi dell’Istituto superiore della Sanità». Ieri, dopo l’indignazione espressa dalle colonne di Bresciaoggi da Stefano Belli per i ritardi, sono stati finalmente effettuati i controlli dei tecnici della Ats sulla rete idraulica della casa della vittima e sul pozzo privato dove è stata misurata la temperatura dell'acqua, il ph e la presenza di cloro. La polmonite batterica è costata la vita anche un 85enne di Carpenedolo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Suggerimenti