LA VISITA

«Inquinamento,
ora il ministro
detti l’agenda»

di Lisa Cesco
Sergio Costa sarà ospite dell’istituto Abba Ballini in un incontro pubblico promosso dal Coordinamento dei comitati ambientalisti
I Comitati ambientalisti attendono  la visita del  ministro Sergio Costa
I Comitati ambientalisti attendono la visita del ministro Sergio Costa
I Comitati ambientalisti attendono  la visita del  ministro Sergio Costa
I Comitati ambientalisti attendono la visita del ministro Sergio Costa

Lisa Cesco Inquinamento, rifiuti, riscaldamento globale: il Coordinamento chiama, il ministro all’Ambiente Sergio Costa risponde. Sarà a Brescia martedì prossimo, 20 novembre, ospite dell’istituto «Abba Ballini» di via Tirandi per un incontro aperto a tutti voluto dal Coordinamento dei comitati ambientalisti Lombardia. «Brescia ha necessità di una visita del ministro dell’Ambiente, considerate le troppe criticità del territorio - osserva Imma Lascialfari, presidente del Coordinamento -, e un ministro che viene su invito dei cittadini è un esempio per tutti i politici». Una sottolineatura per ribadire che l’ambiente «non ha colore politico», e respingere i tentativi di mettere un cappello partitico all’iniziativa. Sergio Costa, impegnato in questo campo molto prima di diventare ministro - come comandante dell’ex corpo forestale dello Stato in Campania e poi generale in prima linea nella Terra dei Fuochi - sarà nell’istituto superiore dalle 14,30 con l’oncologo Antonio Marfella, il parroco della Terra dei Fuochi padre Maurizio Patriciello e il consigliere provinciale Marco Apostoli, che si è battuto per la moratoria sulle discariche.

A SEGUIRE la proiezione del film «Immondezza» di Mimmo Calopresti, con la presenza del protagonista, il runner Roberto Cavallo. «Al ministro porremo questioni precise legate al bresciano ma non solo, e ci aspettiamo delle risposte», anticipa don Gabriele Scalmana della pastorale del Creato. In primo luogo la questione rifiuti e l’indice di pressione (la quantità di discariche in un territorio), materia su cui si chiede una legge nazionale. Poi l’inquinamento idrico e le infrazioni europee commesse da troppi Comuni per lo scarso funzionamento o la mancanza di depuratori. In agenda anche la salvaguardia del territorio da frane e incendi, il riscaldamento globale, gli incentivi per le energie alternative, l’inquinamento dell’aria e l’inceneritore bresciano. Nel frattempo proprio il termoutilizzatore è stato uno dei protagonisti delle riprese per il programma di Rai uno «A sua immagine», dedicato a Brescia e con la partecipazione del Coordinamento e dei ragazzi dell’Abba a confronto con padre Patriciello sui temi evangelici di declinazione ambientale. «La messa in onda, prevista sabato, non c’è stata - afferma lasciando trasparire tutta la delusione Imma Lascialfari -. Problemi nella registrazione, ci è stato detto: peccato che la televisione di Stato non avesse telecamere adatte per Brescia».

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