Incidenti,
cellulare fra
le prime cause

di Jacopo Manessi
L’auditorium di Castrezzato gremito per il convegno sulla sicurezza stradale promosso ieri mattina
L’auditorium di Castrezzato gremito per il convegno sulla sicurezza stradale promosso ieri mattina
L’auditorium di Castrezzato gremito per il convegno sulla sicurezza stradale promosso ieri mattina
L’auditorium di Castrezzato gremito per il convegno sulla sicurezza stradale promosso ieri mattina

Pianificare per ridurre i rischi. I numeri degli incidenti sul lavoro in provincia di Brescia sono tornati a crescere per la prima volta, nel 2016, dopo quattro anni di calo: 15.816 complessivi, contro i 15.535 del 2015.

Una cifra significativa, che si accompagna a quella dei sinistri avvenuti con i mezzi di trasporto: 484 in occasioni lavorative e ben 1.470 in itinere, ovvero nel tragitto tra casa e luogo di occupazione (dati Inail).

UN TEMA particolarmente sensibile, dopo il tragico weekend sulle strade bresciane, che è stato approfondito ieri mattina all'auditorium di Franciacorta di Castrezzato, nel convegno «Guidare in sicurezza. Mobilità e buone prassi sul posto di lavoro», promosso da Aifos, Teamforma e Nanni Nember, e rivolto in particolare ai membri dei centri di formazione Aifos e ai Rspp aziendali (Responsabili del servizio prevenzione e protezione), con una risposta di circa un centinaio di partecipanti.

«L'80% degli incidenti è di natura comportamentale, e solo il 20% di origine tecnica – ha spiegato Lucio Fattori, formatore qualificato Aifos dopo l'introduzione del responsabile del Centro Guida Sicura dell'Autodromo, Luca Mantovani –. Un'altra cifra preoccupante è la percentuale di persone che utilizzano il cellulare alla guida, tra i fattori di rischio più significativi: siamo all'11% complessivo. Significa che su 100 persone che incontrerete in strada, 11 stanno utilizzando un dispositivo». Al centro della mattinata di lavori a Castrezzato è stata la questione degli spostamenti lavorativi e dell'utilizzo dei mezzi per le mansioni quotidiane.

«Il decreto legislativo 81 impone di individuare i rischi sul luogo di lavoro e di scegliere le misure di prevenzione adatta – prosegue Fattori –. In questo caso è fondamentale una selezione attenta dei mezzi di trasporto, e una corretta educazione alla guida per i dipendenti. Per un datore di lavoro non può essere sufficiente dichiarare idonea la componente tecnica e ambientale, ma serve anche formare».

I numeri raccontano anche di una differenza di genere negli incidenti, con cifre in aumento per le donne, soprattutto nei viaggi in itinere.

«SI TRATTA di un aspetto legato, in particolare, alle mansioni ricoperte da queste ultime – precisa Ennio Bozzano, direttore provinciale Inail Brescia –: spesso lavori di servizio, che necessitano di spostamenti più frequenti, aumentando quindi il rischio». Tutti aspetti su cui Regione Lombardia sta operando, con una cifra sulla formazione dei lavoratori pari a 76 milioni di euro sin qui investiti dalla giunta lombarda.

«Le nostre aziende, con l'arrivo dell'industria 4.0, devono ripensare le azioni sul tema della mobilità dei dipendenti – chiude Valentina Aprea, assessore regionale alla Formazione –, soprattutto per quanto riguarda l'aspetto della guida in serenità».

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