Il terrorista super-ricercato era in vacanza sul lago d’Iseo

di N.P.C.
Il blitz all’hotel di Sarnico dove soggiornava il terrorista marocchinoL’altra mattina i  carabinieri hanno arrestato   Lahbib El Mahmoudi
Il blitz all’hotel di Sarnico dove soggiornava il terrorista marocchinoL’altra mattina i carabinieri hanno arrestato Lahbib El Mahmoudi
Il blitz all’hotel di Sarnico dove soggiornava il terrorista marocchinoL’altra mattina i  carabinieri hanno arrestato   Lahbib El Mahmoudi
Il blitz all’hotel di Sarnico dove soggiornava il terrorista marocchinoL’altra mattina i carabinieri hanno arrestato Lahbib El Mahmoudi

La vacanza sul lago di Iseo è st ata fatale a un terrorista inserito nella lista internazionale dei latitanti più pericolosi. L’altra mattina appena sceso nella sala ristorante dell’hotel Sebino a Sarnico per fare colazione si è trovato circondato dai carabinieri. Non ha opposto resistenza all’arresto Lahbib El Mahmoudi, 65enne col doppio passaporto belga-marocchino. DIETRO LA SUA rassicurante immagine di tranquillo ex magazziniere in pensione, si nascondeva un passato da membro della cellula di Abdelkader Belliraj che negli anni Ottanta seminò sangue e terrore nel Nord Europa. All’epoca il marocchino faceva parte di un commando di 35 persone che veniva ingaggiato per omicidi politici. Stando alle informative allegate alla richiesta di arresto internazionale, il gruppo di fuoco di El Mahmoudi avrebbe avuto contatti con Abu Nidal. Nel 2008 Lahbib El Mahmoud e 28 suoi fedelissimi furono arrestati in Marocco. Le accuse nei suoi confronti tuttavia caddero e lui torno a vivere a Bruxelles. NEI MESI SCORSI PERÒ, la Procura Generale di Rabat ha emesso nei suoi confronti un mandato di cattura per i reati di attentato alla sicurezza dello Stato, partecipazione ad associazione terroristica, triplice omicidio e violazione della legge sulle armi e sugli esplosivi. Nell’ordinanza di misura cautelare il 65enne viene accusato anche associazione criminale finalizzata alla commissione di atti di terrorismo. El Mahmoud non era evidentemente al corrente di essere un ricercato considerato che con moglie di origine algerina stava trascorrendo una vacanza tra lago di Iseo e Franciacorta. La sera prima dell’arresto, il marocchino ricercato aveva fatto tappa a casa di un’amica di Gussago. Un controllo incrociato tra i documenti degli ospiti dell’albergo e i database dei carabinieri hanno fatto scattare il blitz coordinato dal capitano Dario Di Iorio. El Mahmoud è ora in carcere in attesa dell’estradizione. Lahbib El Mahmoudi è ritenuto coinvolto in almeno tre omicidi: due avvenuti il 29 marzo del 1989 nel centro islamico di Bruxelles, dove fu ucciso l’imam Adbullah al-Ahdal, referente dell’Islam per il governo belga con il delicato compito di preparare gli insegnanti nelle scuole islamiche aperte nel Paese e il suo vice Salem Bahri che aveva contestato la fatwa dell’Ayatollah Khomeini contro lo scrittore Salman Rushdie. NEL GIUGNO dello stesso anno il gruppo aveva tentato di assassinare l’ambasciatore saudita in Belgio e nella sparatoria era rimasto ucciso l’autista del diplomatico. In entrambe le azioni sembra che El Mahmoudi avesse avuto il ruolo di reperire le armi. Secondo gli inquirenti il 65enne avrebbe alternato l’attività terroristica a quella criminale ordinaria trafficando in armi e compiendo rapine. Il colpo più consistente che viene attribuito alla banda del marocchino fermato a Sarnico è quello messo a segno in Lussemburgo nel 2001, un raid che fruttò 17 milioni di euro. In attesa delle procedure di estradizione, le indagini proseguono per appurare se il terrorista marocchino abbia avuto delle coperture o dei fiancheggiatori sul lago di Iseo o in Franciacorta. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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