«Un’opportunità di coesione sociale»

di V.MOR.
La firma del protocollo di Giacomo Marniga sindaco di BorgosatolloIl Controllo di vicinato rafforza la fiducia tra cittadini e forze dell’ordine
La firma del protocollo di Giacomo Marniga sindaco di BorgosatolloIl Controllo di vicinato rafforza la fiducia tra cittadini e forze dell’ordine
La firma del protocollo di Giacomo Marniga sindaco di BorgosatolloIl Controllo di vicinato rafforza la fiducia tra cittadini e forze dell’ordine
La firma del protocollo di Giacomo Marniga sindaco di BorgosatolloIl Controllo di vicinato rafforza la fiducia tra cittadini e forze dell’ordine

Il Controllo di vicinato ha superato l'esame dei Comuni che in questi mesi l’hanno sperimentato ai loro territori. Mentre i sindaci che stanno per avviare l'iniziativa sono ottimisti e credono che questo progetto possa favorire la coesione delle loro comunità. È questo il pensiero degli amministratori dei Comuni che ieri hanno sottoscritto il protocollo d'intesa con il prefetto Annunziato Vardé. Un'idea avviata dall'associazione «controllo del vicinato» nel 2016 nel quartiere Fornaci di Brescia e che in seguito si è diffusa anche nel villaggio Prealpino e Violino. Con il trascorrere del tempo il programma legato al tema della sicurezza ha preso piede anche nei comuni della Provincia. Tra i primi ad aderire, nel 2016, c'è stato quello di Borgosatollo. Ricoprendo la carica di sindaco in un ente-pilota, Giacomo Marniga ha sottolineato tutta la sua «soddisfazione per il progetto» avviato ormai da due anni. «Il centro dell'iniziativa - ha messo in evidenza Marniga - è dare la possibilità ai cittadini di mettersi al servizio delle forze dell'ordine senza sostituirsi a loro». Tra l'altro il primo cittadino di Borgosatollo ha ricordato l'importanza della «formazione continua per i coordinatori dei gruppi del controllo del vicinato». Oltre a Borgosatollo, ad esprimere un bilancio positivo sul progetto già avviato nel proprio comune è stata il sindaco di Padenghe. «Siamo partiti in sordina - ammette Patrizia Avanzini - ma con il trascorrere del tempo abbiamo trovato un grande interesse nella cittadinanza». Tra i sindaci che hanno creduto in questo progetto c'è quello di Orzinuovi. «Il protocollo è un buon punto di partenza - ha affermato Andrea Ratti -. L'obiettivo non è soltanto quello di diminuire i reati, ma anche contrastare altre brutte abitudini legate al decoro del territorio». Mentre l'assessore ai Lavori pubblici di Castel Mella, Daniele Mannatrizio, ha ricordato che nel suo comune «hanno aderito al progetto oltre 50 volontari. Nel nostro paese non si può parlare di emergenza, anzi i reati sono in calo, ma è fondamentale creare una coesione sociale che possa fungere da rete di protezione non solo dall’illegalità, ma da altri fenomeni come l’emarginazione, la solitudine e il disagio giovanile». Per Mannatrizio, «è una questione psicologica, i cittadino vogliono sentirsi al sicuro circondati da persone che conoscono». Anche Montichiari che presto costituirà i gruppi per il Controllo di vicinato, punta sull’effetto «rassicurante dell’iniziativa. Per le famiglie è fondamentale sapere che tante persone vigilano su quartieri e rioni», come ha spiegato l'assessore al Bilancio Renato Baratti. •

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