«Sicuri e tranquilli» Gli avvisi sul treno diventano un caso

di Massimiliano Magli

«Safe and quiet on board» è l’adesivo apposto sulle carrozze dei convogli di Trenord, ovvero dall’inglese all’italiano «sicuri e tranquilli». Quando le carrozze con questa denominazione furono introdotte, l’intenzione era buona: uno speciale vagone posto al centro del treno dotato di telecamere e di pulsanti Sos in collegamento con la cabina del capotreno, «per garantire ai passeggeri un comfort e sicurezza maggiori», così venne spiegato, con riferimento alla sicurezza dei passeggeri rispetto a eventuali guasti. Ma dopo il tragico incidente di Pioltello, i pendolari discutono e fanno notare che «sicurezza» non può essere solo una parola. Soprattutto dopo quel terribile avvenimento: «È una beffa sul dolore delle famiglie colpite dalla tragedia del 25 gennaio a Pioltello», protestano sui social i pendolari di Chiari. Nell’incidente hanno perso la vita 3 persone e sono rimasti feriti 46 viaggiatori, tra cui tre bresciani. Sulla vicenda è intervenuta anche la politica di Chiari, con il consigliere di minoranza Fabiano Navoni che ha definito «una vergogna quegli adesivi rimasti appiccicati ai convogli anche dopo la tragedia di Pioltello. Chiediamo a Trenitalia di rimuovere quanto prima quelle scritte. Sappiamo bene in che condizioni viaggiano i nostri cittadini e la tragedia di Pioltello ci ha raccontato anche delle condizioni in cui si trovano persino i binari». Quindi l’invito «a tutta la politica, locale e provinciale, a intervenire per mettere fine a questo pendolarismo straziante. I pochi che ancora hanno un lavoro - attacca Fabiano Navoni - sono costretti a viaggiare su convogli surreali. Queste cose non capitano per caso: c’è una mancanza di attenzione, che si vede in questo caso anche nella comunicazione». • M.MA.

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