Sbranata dai cani
Processo a nonno
mamma e papà

di Mario Pari
Il cortile dell’abitazione di Flero dove nel settembre del 2017 una bimba di 14 mesi è stata azzannata e uccisa dai suoi cani
Il cortile dell’abitazione di Flero dove nel settembre del 2017 una bimba di 14 mesi è stata azzannata e uccisa dai suoi cani
Il cortile dell’abitazione di Flero dove nel settembre del 2017 una bimba di 14 mesi è stata azzannata e uccisa dai suoi cani
Il cortile dell’abitazione di Flero dove nel settembre del 2017 una bimba di 14 mesi è stata azzannata e uccisa dai suoi cani

Ci sarà un processo, ma non per tutti coloro che sono finiti davanti al gup. La vicenda, terribile, è quella della morte della piccola Victoria, 14 mesi sbranata a Flero da una coppia di pitbull con cui aveva tante volte giocato. L’UDIENZA PRELIMINARE si è conclusa ieri e il giudice ha rinviato a giudizio tre imputati, mentre ne ha prosciolti due. Il 9 dicembre prossimo saranno processati il nonno, il papà e la mamma della bambina. Un processo che s’abbatte su chi si trova a fare i conti con un fardello pesantissimo, quello appunto della scomparsa per sempre di Victoria e soprattutto del modo in cui è avvenuta. Era una domenica sera, il nonno era solo in casa con la bambina. E con i due cani. Nella precedente udienza gli avvocati Patrizia Scalvi e Laura Strada hanno portato fotografie e filmati per documentare il rapporto tra la piccola e i due animali. Materiale fotografico e video da cui si evincerebbe che la piccola rideva e giocava tra i due animali. Fino a quella sera in cui qualcosa si è inceppato irreversibilmente. Quando è accaduto ciò che, stando alle testimonianze raccolte tra i familiari, nessuno avrebbe mai potuto immaginare. Un uomo distrutto, il papà della piccola, ieri ha deposto nell’aula di giustizia poco prima che il gup prendesse la decisione. E la madre ha rilasciato dichiarazione spontanee. Ma il giudice ha ritenuto, nei loro confronti e del nonno, che, per fare chiarezza servirà il processo, a questo punto in dibattimento. Non altrettanto per i due veterinari che pure erano imputati nell’udienza preliminare. Per loro l’accusa era quella di non aver segnalato l’aggressività in modo adeguato dei due cani, dopo l’aggressione ad un altro animale. Entrambi sono stati prosciolti dall’accusa. Sarà quindi il 9 dicembre che si tornerà ad affrontare in un’aula di giustizia quanto avvenuto a Flero il 17 settembre 2017. E tra le ipotesi più verosimili c’è proprio quella che i due veterinari possano essere testi citati dalla difesa. QUELLA SERA VICTORIA era rimasta sola con il nonno. Secondo la ricostruzione dell’anziano, la bambina si era alzata dopo essersi avvicinata a lui e seduta su una panchina nel cortile. Ma è stato in quell’istante che qualcosa è scattato nei due animali. Al punto che l’anziano non è riuscito a separare i due pitbull dalla bambina. Si è reso necessario l’intervento dei carabinieri che hanno abbattuto i cani, l’unico modo di avvicinarsi alla bambina. Ma era davvero troppo tardi e non c’era più nulla da fare per Victoria. Nei giorni dello strazio e del dolore, inevitabilmente presero il via anche le indagini condotte dal pm Roberta Panico e dai carabinieri della compagnia di Verolanuova. Indagini sfociate nella richiesta di rinvio a giudizio che, con l’accusa di omicidio colposo, è stata accolta ieri per i tre familiari. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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