Mezzo milione
di abitanti con
vista sulla A4

di William Geroldi
L’autostrada A4 solca il Bresciano per circa 60 chilometri
L’autostrada A4 solca il Bresciano per circa 60 chilometri
L’autostrada A4 solca il Bresciano per circa 60 chilometri
L’autostrada A4 solca il Bresciano per circa 60 chilometri

Oltre mezzo milione di residenti con vista autostrada, la A4, la Milano-Venezia che attraversa la nostra provincia per una sessantina di chilometri da ovest e est, da Palazzolo e Sirmione.

È UN SINGOLARE fenomeno quello che ha preso piede nell’ultimo decennio: più del 40 per cento della popolazione bresciana, oltre mezzo milione di persone su un totale di quasi 1.300.000 abitanti, affolla quel lungo corridoio viabilistico che solca la pianura ai piedi della fascia pedemontana, arteria di collegamento di primario interesse, spina dorsale e vitale per la mobilità di casa nostra, e non solo ovviamente. Si tratta di una lenta, ma costante crescita dal 2007 che nemmeno la frenata degli ultimi anni ha rallentato, al contrario è proseguita senza sosta. Palazzolo, Rovato, Desenzano, Montichiari e ovviamente il capoluogo Brescia sono i capisaldi di questo fronte, ma anche tutti gli altri paesi, in tutto una trentina, a ridosso della A4 registrano un segno positivo. Insomma, funziona da calamita l’importante arteria autostradale che peraltro da qualche tempo è stata affiancata dalla Brebemi, la direttissima per Milano, nutrendosi a vicenda grazie all’interconnessione inaugurata nel novembre scorso. C’è poi l’alta velocità ferroviaria che ha trasformato la distanza tra Brescia e Milano in un batter di ciglia. Per non dire delle tangenziali, la storica sud e la Sp 19, il grande anello intorno alla città che seppur in attesa di completamento ha ulteriormente velocizzato i collegamenti autostradali. E nel capoluogo la metropolitana ha fatto la sua parte, sfoltendo il traffico automobilistico e favorendo una mobilità meno problematica.

NON C’È DUBBIO che la presenza di una buona rete di infrastrutture possa influenzare sulla scelta del luogo in cui abitare, ancor di più se si ha necessità di spostarsi con una certa rapidità da un posto all’altro, vale per le grandi distanze, ma anche per le brevi. Un ragionamento analogo, se non di più, riguarda le aziende che spesso hanno lamentato l’inadeguatezza della rete stradale e la pesantezza dei costi che si aggiungono. E non è un caso, ad esempio, che dalla Valtrompia e da Lumezzane in particolare diverse aziende nel tempo hanno «delocalizzato» in pianura, nella zona di Montichiari, a ridosso del casello di Brescia est o in Franciacorta. E che sempre la Valtrompia reclami la costruzione dell’«autostrada» proprio per correre più velocemente. Una dimensione residenziale e produttiva che guarda con occhio di sfida alla grande Milano, cercando di mettere in vetrina uguale attrattiva e funzionalità, con l’evidente obbiettivo di legittimarsi quale punto di riferimento per la Lombardia orientale. La filiera dei Comuni che distano pochi chilometri dall’autostrada mostra di godere di buona salute; certo la crisi ha morso anche da queste parti e non basterà uno sbocco autostradale a far tornare il sereno. Nonostante tutto l’afflusso di residenti non si è mai interrotto ed i numeri parlano chiaro, rivelando una buona dose di ottimismo. Montichiari ha messo a segno una crescita del 16,8 per cento: il collegamento con la Sp 19, la bretella autostradale, il richiamo di un aeroporto che nel bene e nel male (più il secondo finora) opera, costituiscono un valore aggiunto innegabile per la cittadina che non nasconde sogni ambiziosi. E poi il lago di Garda: Lonato 10 per cento in più; Desenzano, il 9; Sirmione il 5. Il bacino benacense parte in vantaggio grazie al blasone internazionale che attira le residenze. Le due uscite autostradali di Desenzano e Sirmione sono un utile e comodo biglietto da visita. Più a ovest Castel Mella, Travagliato e Ospitaletto crescono tra il 9 e l’11 per cento. E Castegnato addirittura del 13. Rovato mette a segno una crescita che sfiora il 15 per cento. E Palazzolo, alla frontiera bergamasca, spunta un 5,9 per cento da non sottovalutare, collocandosi da tempo ormai sopra quota 20mila abitanti, facendone una delle reginette della provincia.

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