Mensa scolastica:
mancano in cassa
oltre 150mila euro

di Cinzia Reboni
Non tornano negli uffici municipali di Ospitaletto i conti per il servizio della mensa scolastica: all’appello mancano 150mila euro di incassiGiovanni Battista Sarnico
Non tornano negli uffici municipali di Ospitaletto i conti per il servizio della mensa scolastica: all’appello mancano 150mila euro di incassiGiovanni Battista Sarnico
Non tornano negli uffici municipali di Ospitaletto i conti per il servizio della mensa scolastica: all’appello mancano 150mila euro di incassiGiovanni Battista Sarnico
Non tornano negli uffici municipali di Ospitaletto i conti per il servizio della mensa scolastica: all’appello mancano 150mila euro di incassiGiovanni Battista Sarnico

Dove è finito il denaro versato dalle famiglie di Ospitaletto per le rette della mensa scolastica? Di sicuro non nelle casse del Comune, che dopo aver scoperto l'ammanco ha presentato un esposto alla procura, avviato un'indagine amministrativa interna e revocato la convenzione con il punto vendita Neverland di via Zanardelli, che stando ai contabili del municipio non avrebbe riversato i 151.077,90 euro incamerati tra gennaio 2014 e settembre 2016 dal servizio di ricarica della card che consente ai bambini delle elementari di usufruire dei pasti della refezione. Ma la cartolibreria contesta il credito e contrattacca.

IL CASO era già sotto la lente dell'esecutivo, ad accelerare gli accertamenti sono state le interrogazioni presentate dal gruppo di maggioranza Insieme per Ospitaletto e successivamente dalle minoranze di Centrodestra per Ospitaletto. «I nostri uffici il 15 settembre hanno accertato il mancato riversamento, e tre giorni dopo ci siamo rivolti alla magistratura, anche a tutela degli altri esercizi che stanno correttamente collaborando all’attività di riscossione», spiega il sindaco Giovanni Battista Sarnico. La cartoleria Neverland è infatti solo uno dei terminali della rete di esercizi dove i genitori possono ricaricare con il sistema on line-pos la tesserina dei pasti a consumo. In una fase di accertamento molto delicata, Sarnico si limita a sottolineare che «l'indagine amministrativa consentirà di verificare le procedure di gestione e di controllo degli incassi e di individuare eventuali responsabilità disciplinari ed erariali interne».

Le modalità di pagamento dei pasti scolastici però non cambiano. «La Giunta - afferma il sindaco - ha confermato il servizio, che riscuote l'apprezzamento degli utenti. Ha deliberato, oltre alla revoca della società Neverland dal servizio, procedure più stringenti di controllo e l'introduzione di ulteriori garanzie a carico degli esercizi convenzionati». Contestualmente sono state avviate le procedure esecutive per il recupero coattivo della somma e quelle legali per il risarcimento del danno.

«Com’è possibile che per quasi tre anni nessuno si sia accorto che all’appello mancava un gettito così consistente? - incalza Laura Trecani, capogruppo di Centrodestra per Ospitaletto -. Eppure a gennaio 2014 avevamo presentato un’interrogazione per segnalare delle anomalie. L’esecutivo ci aveva risposto che era tutto sotto controllo. Evidentemente non era così. Auspichiamo che venga fatta piena luce su questa assurda vicenda».

«IL 12 SETTEMBRE siamo venuti a conoscenza di un credito che il Comune vanterebbe nei nostri confronti e che riguarda una parte delle transazioni dei pagamenti della mensa scolastica effettuati nell’ultimo quadriennio dal nostro esercizio - afferma ribatte Alessia Bignotti, contitolare della Neverland -. Ad oggi nessuna documentazione è stata prodotta, né è stata portata alla nostra attenzione a suffragio di tale ipotesi, negandoci la possibilità di verificare quanto contestato. Lo stesso importo è più volte mutato nell’arco delle settimane, dimostrando una palese disorganizzazione nel sistema gestionale degli uffici, che hanno ammesso di non aver mai contabilizzato nulla».

Alessia Bignotti osserva che «già tre anni fa avevamo manifestato alla Giunta le nostre perplessità sull’andamento del servizio, che oltretutto svolgiamo gratuitamente, ma nessun riscontro è mai pervenuto, dimostrando il totale disinteresse dell’Amministrazione civica verso questa prestazione». Il mancato riversamento «è tutto da dimostrare - conclude Alessia Bignotti - da parte nostra siamo disponibili a valutare la situazione, ritenendo di aver sempre agito correttamente e in buona fede».

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