L’«alba» della seconda vita al tramonto della Banda in armi

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Una delle tante sfilate del complesso  ispirato alle penne nere  Una suggestiva esibizione della formazione   in piazza Loggia
Una delle tante sfilate del complesso ispirato alle penne nere Una suggestiva esibizione della formazione in piazza Loggia
Una delle tante sfilate del complesso  ispirato alle penne nere  Una suggestiva esibizione della formazione   in piazza Loggia
Una delle tante sfilate del complesso ispirato alle penne nere Una suggestiva esibizione della formazione in piazza Loggia

La Fanfara Alpina Tridentina è stata costituita nel 1999 dalla Sezione Ana di Brescia, quando il Governo dell’epoca guidato dal premier Massimo D’Alema decise di sopprimere la Fanfara in armi della Brigata Tridentina. Per non disperdere un patrimonio storico artistico di valore incommensurabile, la sezione di Brescia raccolse immediatamente il testimone e creò al proprio interno la Fanfara sezionale, cui diede il nome di Tridentina affinché continuasse a tenere vivi gli ideali e i valori alpini che erano propri della formazione in armi. Sotto la direzione del maestro Angelo Zola, la Fanfara Tridentina partecipò ufficialmente all'Adunata nazionale di Brescia nel maggio del 2000. La formazione contribuì poi alla «colonna sonora» di tutte le altre adunate italiane a sostegno della sezione bresciana, fino al 2016. Nel 2005 la direzione passò a Riccardo Zucchini, che a sua volta nel 2012 consegnò il testimone all’attuale maestro Emanuele Saleri, già musicista nella Fanfara. LA STORIA più recente è scandita anche da strettoie e svolte per certi versi storiche. Nel maggio 2016, in seguito all'uscita dalla sezione di Brescia, la Fanfara si è costituita in forma autonoma con la denominazione di Associazione musicale culturale «Fanfara Alpina Tridentina Walter Smussi», partecipando all’adunata nazionale di Asti e diventando un punto di riferimento di tutti i musicisti che facevano parte della formazione precedentemente legata alla sezione alpini di Brescia. Il nome rende omaggio al compianto Walter Libero Smussi, punto di riferimento indelebile della Fanfara fin dalla sua costituzione, e che ancora oggi tutti i componenti «sentono» ancora al loro fianco, con la sua voce squillante ed il passo sicuro di cristallina fierezza alpina. Dallo scorso anno la formazione - che ha sede a Collio - vanta il titolo di Fanfara ufficiale Ana, essendosi affiliata alla sezione alpina di Cremona-Mantova. Nel corso di questi anni il sodalizio musicale ha eseguito numerosi servizi e concerti per gruppi alpini e associazioni, con l’obiettivo di promuovere i valori di amicizia, inclusione, amor patrio e le tradizioni delle penne nere, mettendosi a disposizione di chi ha più bisogno e «sempre pronti a dar la mano», come recita una canzone cara a tutte le penne nere. Tutti i componenti del consiglio direttivo hanno un ruolo preciso. Il presidente Mario Gozzini del Gruppo Alpini di Urago d’Oglio è coadiuvato dal vice Antonio Tironi (sezione di Travagliato), dal segretario e tesoriere Eugenio Perini (gruppo di Carpenedolo), da Riccardo Zucchini (Nuvolento), che tiene i rapporti con l’Ana e la sezione di Cremona-Mantova. da Ruben Zampatti (Gussago) e Fabio Ferrari (Timoline di Corte Franca) che si occupano della logistica, da Simone Mongodi (Zocco Spina), delegato a eventi e promozione, e da Giuseppe Antonini (Ospitaletto) responsabile della comunicazione e del rapporto con gli enti. • C.REB.

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