Il Tar «stoppa» i rifiuti speciali

di C.REB.
Il Tar di Brescia
Il Tar di Brescia
Il Tar di Brescia
Il Tar di Brescia

Brusca frenata per l’innovativa linea «Smo», Sublimazione molecolare organica dei rifiuti, che avrebbe dovuto vedere la luce nello stabilimento della Pbr di Maclodio. Il Tar ha respinto il ricorso dell’azienda contro la decisione della Regione di negare, in sede di Valutazione d’impatto ambientale, l’autorizzazione all’impianto inserito in un più ampio progetto di riorganizzazione e potenziamento della propria piattaforma che nel medio periodo prevede di raddoppiare il quantitativo delle scorie trattate. Ad eccezione della Smo, il resto dell’operazione ha ottenuto il via libera. I giudici amministrativi hanno ritenuto che «il parere negativo di compatibilità ambientale relativamente alla linea di Smo sia stato adeguatamente motivato dalla Regione». I tecnici del Pirellone avevano rimarcato tra l’altro come nell’istruttoria i risultati ottenuti sperimentalmente non offrissero «garanzie univoche circa l’efficacia del trattamento dei rifiuti e sulle emissioni in atmosfera». Al netto di un nuovo ricorso al Consiglio di Stato, resta per ora congelata la linea di Sublimazione molecolare organica che risponde a due esigenze specifiche del Bresciano, ovvero quella di rendere più lineare lo smaltimento degli scarti delle industrie metallurgiche e di migliorare la qualità dello scarto destinato agli inceneritori, anche per quanto riguarda i fanghi. La Smo riduce il peso e il volume del materiale destinato alla discarica, consente di eliminare la frazione organica e di incrementare il potere calorifico delle scorie trattate. La linea puntava a inertizzare 60 mila tonnellate di rifiuti su due moduli, candidando la Pbr a diventare uno dei terminali di riferimento della rete internazionale degli impianti di trattamento dei rifiuti pericolosi, dei fanghi e dei terreni contaminati. Attualmente la Pbr inertizza ogni anno 35 mila tonnellate di rifiuti speciali pericolosi e non, anche tossici e nocivi. L'azienda di Maclodio dispone di una sezione di stoccaggio di 5mila tonnellate, mentre la filiera di trattamento di terreni contaminati si articola su una linea di bonifica biologica da 32 mila tonnellate l'anno e una segmento di lavaggio della capacità di 75 mila tonnellate. •

Suggerimenti