«Gentili ritorni in Consiglio»
Il giudice riapre vecchia ferita

di Riccardo Caffi
La decisione del tribunale rimescola il Consiglio di Borgo S. Giacomo
La decisione del tribunale rimescola il Consiglio di Borgo S. Giacomo
La decisione del tribunale rimescola il Consiglio di Borgo S. Giacomo
La decisione del tribunale rimescola il Consiglio di Borgo S. Giacomo

Il giudice del Tribunale ordinario di Brescia ha disposto il reintegro immediato» di Livio Gentili nel consiglio comunale di Borgo San Giacomo. Si apre così un nuovo capitolo nella vicenda delle indennità «gonfiate», percepite degli ex amministratori leghisti di Borgo San Giacomo nella legislatura 2009-2014.

NEL GIUGNO di otto anni fa, vinte le elezioni, l’amministrazione Sora assegnava la somma di 2.635 euro lordi mensili al primo cittadino, 1.070 al suo vice, 850 a ciascuno degli assessori. A seguito del mancato rispetto del Patto di stabilità per l’anno 2009, le indennità avrebbero dovuto essere ridotte del 30%, calcolando la decurtazione non sull’ammontare delle nuove indennità, ma sullo stipendio 2008, quando i predecessori percepivano somme assai più ridotte (800 euro lordi al sindaco, 300 al vice e 240 agli assessori).

Nell’estate 2016, il Tribunale condannava l’ex sindaco Giovanni Sora e i componenti della sua giunta alla restituzione delle maggiori somme introitate. «Pagheremo con riserva - dichiarava l’ex assessore Livio Gentili -, perché restiamo convinti di dover continuare nell’iter giudiziario per arrivare al chiarimento di una faccenda che ha pesato sulle nostre persone». Gli ex amministratori impugnavano quindi la sentenza e si rivolgevano a loro volta al giudice, avviando una causa contro il Comune.

Ma proprio a motivo di tale procedimento, Sora e l’ex assessore Annamaria Dada, che sedevano in consiglio nei banchi della minoranza, venivano ritenuti incompatibili dalla maggioranza dell’assemblea, che ne decretava la decadenza. Sora veniva sostituito dall’ex vicesindaco Luigi Ranzenigo, a sua volta dichiarato incompatibile e surrogato da Gentili, anch’egli decaduto.

LA DELIBERA del consiglio viene ora annullata dal giudice, che ha accolto il ricorso di Gentili, decretandone il reintegro, e che, potrebbe accogliere pure le istanze di Sora e Dada. Nel frattempo i consiglieri che erano stati ritenuti incompatibili sono stati sostituiti, scorrendo l’elenco dei non eletti della lista civica «Insieme per Borgo». Gentili dovrebbe riacquisire il suo seggio già nella riunione del consiglio comunale convocato per domani, lunedì, ma il reintegro solleva qualche dubbio, dato che l’ex assessore dovrebbe «scalzare» un non eletto della sua lista. Insomma un ginepraio dal quale non sarà facile districarsi. «La faccenda è alquanto ingarbugliata - commenta il sindaco Giuseppe Lama - perciò abbiamo chiesto il parere della Prefettura».

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