Dal terremoto all’antincendio: sicurezza a scuola avanti adagio

di Cinzia Reboni

Nel Bresciano solo 6 edifici su 140 dispongono del piano di gestione rischio alluvione, un plesso su tre non ha ancora completato le procedure per ottenere il certificato di prevenzione antincendio, due terzi del parco immobili sta ancora rinnovando l'agibilità igienico-sanitaria. Il 36 per cento delle strutture è attualmente privo della valutazione dell'indice di vulnerabilità sismica. NEI NUMERI estrapolati dal XVI Rapporto sulla sicurezza delle scuole, presentato ieri a Roma da CittadinanzAttiva, e nei quali si specchiano i ritardi nell'adeguamento alle misure di prevenzione della platea di edifici scolastici della nostra provincia. Dalle materne alle superiori, passando per le elementari e le medie, sotto la lente della ricerca condotta dall'associazione civica è finito un campione di 140 scuole, frequentate complessivamente da oltre 50mila bambini e ragazzi. Il quadro del Bresciano è leggermente migliore rispetto a quello nazionale, ma soprattuto in chiave di adeguamento antisismico il gap da colmare è profondo e il tempo stringe, considerato che - salvo ulteriori proroghe, entro il 31 dicembre le scuole dovranno allinearsi alle norme di prevenzione di terremoti e incendi. Al netto dell'indagine di CittadinanzAttiva, va sottolineato che - come anticipato nei giorni scorsi da Bresciaoggi - ci sono 59 edifici che hanno iniziato l'anno scolastico senza la mappa del rischio sismico. Tornando al rapporto, in Italia si registra una caduta di materiale ogni quattro giorni di scuola, tre plessi su quattro sono senza agibilità statica, solo uno su venti é in grado di resistere ad un terremoto. Crescono gli investimenti per la manutenzione ad opera di Comuni e Province: si parla in media di 50mila euro ad edificio per interventi di manutenzione ordinaria e di 228mila euro per quella straordinaria, ma il divario fra le varie realtà regionali è notevole. Ad investire di più sulla manutenzione è la Lombardia (in media quasi 119mila euro, Brescia supera i 125 mila euro), meno la Puglia (non si arriva ai 3mila euro). Sulla vetustà degli edifici, più di una scuola su due (55%) in Italia è stata costruita prima del 1974, anno di entrata in vigore della normativa antisismica. A Brescia la percentuale di edifici costruiti prima del 1974 scende al 35%. La Lombardia ha censito 383 edifici ad alto rischio sismico, di cui 27 nella nostra provincia. Secondo la banca dati dell’Inail (aggiornata ad aprile 2018), nel 2017 si sono registrati 15.510 incidenti a scuola che hanno coinvolto gli insegnanti (erano stati 15.043 nel 2016) e 80.699 quelli che hanno coinvolto gli studenti (80.725 nel 2016). Ben cinquanta gli episodi di crolli e di distacchi di intonaco registrati in Italia da CittadinanzAttiva tra settembre 2017 e settembre 2018. Solo per il 29% degli edifici è stata effettuata la verifica di vulnerabilità sismica. La microzonazione sismica (sul territorio) ha interessato poco meno di una scuola su tre (31%). Dato confermato per il Bresciano. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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