Concesio, sul depuratore l’affondo della minoranza

di M.BEN.
L’area del futuro depuratore
L’area del futuro depuratore
L’area del futuro depuratore
L’area del futuro depuratore

«Concesio in testa», che siede tra i banchi dell’opposizione, ha più di una perplessità sul depuratore di Valle Trompia. «I tempi annunciati per l’inizio dei lavori parlano di agosto 2018, data alquanto improbabile - si legge in una nota condivisa da tutta la minoranza - Riteniamo che i lavori del depuratore debbano essere vincolati alla realizzazione del collegamento di via Falcone con la Sp 19 e a sud con la rotatoria della Levata. Non dimentichiamo che i lavori di completamento di via Falcone avrebbero dovuto concludersi 10 anni fa, ma l’amministrazione ha preferito dirottare le risorse altrove, lasciando che il traffico pesante dell’area artigianale transiti per via Sangervasio». GLI ESPONENTI di «Concesio in testa» sostengono non ci sia ancora un progetto esecutivo per tali collegamenti, pur essendoci le risorse inserite nel costo del depuratore, il che «fa prevedere che i lavori del depuratore inizino senza questo importante raccordo». La conseguenza sarebbe il riversarsi su via Sangervasio e su Campagnola di tutto il traffico pesante che i cantieri comporteranno. «Chiediamo all’amministrazione di agire in fretta per garantire il collegamento di via Falcone prima dell’inizio lavori». In tema ambientale «Concesio in testa» solleva preoccupazioni rispetto alle conseguenze dell’attività dell’impianto soprattutto per la qualità dell’aria. «Il depuratore serve e va fatto, ma vendere un impianto di tale tipologia quasi fosse un arricchimento del contesto urbano, come è stato fatto durante la presentazione, appare davvero fuori luogo. Impensabile non vi siano aspetti negativi: chiediamo la costituzione di una specifica commissione permanente sul depuratore».

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