Castenedolo, un caso di scabbia nella materna

di V.MOR.
La sede dell’Ats di Brescia, in viale Duca degli Abbruzzi, in città
La sede dell’Ats di Brescia, in viale Duca degli Abbruzzi, in città
La sede dell’Ats di Brescia, in viale Duca degli Abbruzzi, in città
La sede dell’Ats di Brescia, in viale Duca degli Abbruzzi, in città

Sarà una sorveglianza stretta che durerà 60 giorni a far uscire dai guai la scuola materna «Mario Rossi» di Castenedolo. Lo ha deciso l’Ats di Brescia dopo che la scorsa settimana a una bambina che la frequenta è stata diagnosticata la scabbia. Le verifiche nell’edificio e tra i piccoli hanno stabilito che il contagio «è molto limitato», ma è comunque stato deciso di mettere in atto una sorveglianza attenta, in collaborazione con gli insegnanti, per evitare il diffondersi dell’infestazione. L’ALLARMISMO non serve, spiegano i sanitari, mentre è necessario seguire quel protocollo «Sorveglianza, notifica e controllo delle malattie infettive» che prevede l’allontanamento della piccola alunna fino a quando non sarà guarita e avrà completato l’iter terapeutico previsto per l’eliminazione degli acari della pelle causa del problema. A parlare della situazione alle famiglie dei piccoli iscritti è stato il dirigente reggente, Giorgio Becilli, presentando contestualmente le «istruzioni» fornite dal dipartimento di Igiene e prevenzione per affrontare il caso. In attesa che tutto torni alla normalità le lezioni non si sono fermate nella materna dell’hinterland bresciano, sperando che tutto si possa risolvere con le cure della piccola e che non ci sia stata la trasmissione dei microscopici parassiti ad altri bambini. Una eventualità che non ha e non avrebbe nulla a che vedere con l’igiene: la scabbia si diffonde facilmente in inverno come in estate in ambienti molto popolati e necessariamente come appunto le aule scolastiche. •

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