Gaver a prova di
valanghe, ma
è troppo tardi

di Mila Rovatti
Dall’inverno del 2018 non si vedranno più cartelli di pericolo slavine La strada del Gaver dopo la nevicata di qualche giorno fa
Dall’inverno del 2018 non si vedranno più cartelli di pericolo slavine La strada del Gaver dopo la nevicata di qualche giorno fa
Dall’inverno del 2018 non si vedranno più cartelli di pericolo slavine La strada del Gaver dopo la nevicata di qualche giorno fa
Dall’inverno del 2018 non si vedranno più cartelli di pericolo slavine La strada del Gaver dopo la nevicata di qualche giorno fa

Verrebbe da dire che la stalla viene chiusa quando i buoi sono già fuggiti. Il progetto per la messa in sicurezza della strada provinciale 669 che in ostaggio del pericolo valanghe ad ogni inverno viene chiusa e riaperta a intermittenza come le luci dell’albero di Natale è arrivati pochi giorni dopo che il gestore degli impianti del Gaver ha gettato la spugna. Una resa legata proprio alle incertezze sulla praticabilità della via di comunicazione verso le piste. Incognita che sarà azzerata dal nuovo paravalanghe tra Bagolino e il Gaver.

LA GIUNTA del Pirellone ha approvato ieri lo schema di Convenzione tra Regione e Comune di Bagolino per l’allestimento di un sistema di protezione sulla strada del Passo Crocedomini. I lavori riguardano la zona «Canal rot», poco più a monte dell’abitato della frazione Valle Dorizzo, uno fra i canaloni più pericolosi, da dove puntualmente si staccano slavine importanti che scendono fino alla strada, mettendo costantemente in allarme la sicurezza.

«L’intervento - osserva l’assessore regionale allo Sviluppo economico Mauro Parolini - è fondamentale per la messa in sicurezza e l’accessibilità di tutta l’aera turistica». Tocca ora al Comune di Bagolino, sottoscrivere la convenzione che approderà in Consiglio comunale nella seduta del 28 novembre. Sarà una pura formalità considerato che gli amministratori locali da anni si battono per migliorare la viabilità verso il Gaver che in questi anni, continuamente interrotta dal pericolo valanghe, ha gravemente penalizzato lo sviluppo della zona e creato forti tensioni fra gli operatori turistici del comprensorio. L’opera costa un milione e 600 mila euro: un milione è già stato reperito dai fondi per i Comuni di confine, il resto dell’investimento sarà coperto dall’Amministrazione comunale di Breno con il sostegno delle comunità montane di Valsabbia e Valcamonica. «Contiamo appaltare i lavori entro la primavera del 2018 – spiega il sindaco di Bagolino Gianluca Dagani – e di aprire i cantieri in estate. Il paravalanghe dovrebbe essere pronto per la stagione invernale 2018-2019. Capisco che le tempistiche delle istituzioni non siano quelle a cui sono soliti i privati, ma abbiamo fatto tutto il possibile per velocizzare questo intervento». Per dire che la strada verso il Gaver è completamente sicura, ci vorrebbero altri due paravalanghe, oltre quello del Canal Rot, ma questa era sicuramente la zona più pericolosa.

«Il tratto dove verrà realizzata l’opera – spiega Parolini – si trova lungo una via di collegamento strategica. Questa nuova infrastruttura permetterà di evitare i problemi di sicurezza e soprattutto le gravi ripercussioni che le valanghe possono avere sull’intero sistema economico locale con l’interruzione della strada».

Suggerimenti