Gatto scuoiato,
un corteo di protesta
e indignazione

Un momento di tensione alla manifestazione del Fronte Animalista
Un momento di tensione alla manifestazione del Fronte Animalista
Un momento di tensione alla manifestazione del Fronte Animalista
Un momento di tensione alla manifestazione del Fronte Animalista

«Giustizia per Ghisby e per tutti gli animali seviziati». Il contenuto dello striscione racchiude la rivendicazione della manifestazione promossa ieri dal Fronte Animalista a Pian Camuno, teatro un mese fa di un episodio che sta indignando la Valcamonica e mezza Italia. Il presidio è stato organizzato in località Beata, dove un gatto scuoiato vivo è stato trovato agonizzante dalla proprietaria Giovanna Donina. Per risparmiargli altre inutili e atroci sofferenze, l’animale è stato sottoposto a eutanasia da un veterinario. Durante il sit-in - dagli slogan a tratti decisamente sopra le righe - ci sono stati momenti di tensione, ma nessun disordine anche grazie al servizio d’ordine predisposto dai carabinieri della Compagnia di Breno. «La speranza è che questa manifestazione scuota le coscienze di fronte a una crudeltà gratuita che non riguarda solo il mio gatto, ma in generale tanti altri animali - le parole di Giovanna Donina -. Mi auguro che chi ha visto o sa qualcosa si rivolga ai carabinieri».

Le indagini per risalire al responsabile del resto proseguono dopo che l’esito dell’autopsia ha confermato che il gatto è stato mutilato e scuoiato e non investito da un’auto, come inizialmente qualcuno aveva ipotizzato.

Ieri sera è andato anche in onda su Italia 1 il servizio girato dalla troupe de Le Iene, sbarcata nei giorni scorsi in Valcamonica per cercare testimonianze, ma soprattutto risposte. Chi può avere fatto una cosa del genere, e perchè?, ha chiesto l’inviata delle Iene, Liza Boschin. Vendetta? «Forse - ha risposto la proprietaria di Ghisby -. Qualcuno come ho riferito ai carabinieri aveva minacciato di uccidermi il gatto». Ma senza testimoni è tutto inutile. Testimoni che la troupe delle Iene ha cercato inutilmente di stanare. Parla invece il veterinario che per primo ha soccorso Ghisby: «In 17 anni di attività non ho mai visto nulla di simile - ha raccontato in tv -. É sconvolgente pensare che un essere umano abbia fatto una cosa del genere». Parla anche lo psichiatra Francesco Rovetto: «Il responsabile soffre di un profondo senso di inferiorità e se la prende con esseri più fragili. É pieno di rancore, potenzialmente pericoloso, e non solo per gli animali». E le prove? Quelle macchie di sangue sul selciato? «Macchè sangue - spiega un residente -: è solo liquido antigelo».

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