Vince chi ha idee nuove: «La ciclabile di Limone vale un balzo del 20%»

di L.SCA.
A spasso sulla nuova ciclopedonale di Limone: grande attrazione
A spasso sulla nuova ciclopedonale di Limone: grande attrazione
A spasso sulla nuova ciclopedonale di Limone: grande attrazione
A spasso sulla nuova ciclopedonale di Limone: grande attrazione

Limone si conferma tra le regine del turismo e rilancia grazie alla sua ciclabile «cult». Erano state un milione 179 mila e 85 le presenze nel 2017, di cui il 68,69% rappresentato ovviamente dai tedeschi (staccatissimi al secondo posto gli inglesi con il 6,33% al terzo gli italiani con il 4,43% e al quarto gli austriaci con il 3,40%). Quest’anno sta andando, in attesa del saldo finale, anche meglio. PER UN BORGO di Limone abitato solo da 1.172 residenti, che d’estate, grazie a 103 esercizi alberghieri ed extra alberghieri per 7013 posti letto, raggiunge 20 mila presenze giornaliere, i numeri sono sempre «extra large». Ma i numeri della scorsa stagione turistica, quando non c’era la nuova ciclabile a picco sul lago, sono destinati ad essere surclassati. Perchè un’opera come la ciclabile, un’idea nuova e forte, un «landmark» del territorio, è il tipo di innovazione che ci vuole per fare il salto, di qualità e non solo di qualità. IERI MATTINA come annuncia il sindaco Franceschino Risatti, Limone ha ragiunto un’altra pietra miliare. «Abbiamo tagliato, in meno di due mesi dall’inaugurazione avvenuta il 14 luglio, il traguardo dei 100 mila passaggi sulla pista». Un’opera destinata inevitabilmente ad allungare in futuro la stagione turistica: «Per noi, in overbooking nei mesi estivi, è quello che ci voleva per incrementare le presenze - dice il sindaco -. Non è un caso se le nostre strutture ricettive hanno tutti i fine settimana prenotati fino al 18 novembre». PER I NUMERI definitivi è ancora presto, ma un dato è già significativo: «Da quando è stata inaugurata la ciclabile – anticipa il sindaco Franceschino Risatti - il fatturato in generale dei nostri esercenti è aumentato del 20%. La gente sta premiando il nostro modo “dolce” di intendere il lago: arriva in paese, lascia l’auto o la moto nei parcheggi e si gode questo angolo di Garda senza assilli - spiega ancora il sindaco di Limone- passeggiando a piedi o in bici da sud nord fino al confine con il Trentino». E agli strali lanciati da Süddeutsche Zeitung, il giornale più importante di Monaco di Baviera che nei giorni scorsi aveva sentenziato «il lago di Garda è al suo limite massimo e non può reggere con spiagge piene, strade congestionate, milioni di ospiti negli hotel», Risatti rispedisce le critiche al mittente con la sua proverbiale schiettezza: «I soliti tedeschi che vogliono mandare i loro turisti verso altri lidi. Se arrivano tutti in luglio e agosto è facile che ci sia la ressa, ma questo avviene anche alle Cinque Terre». Intanto l’avviso per la prossima stagione è quello di portarsi le biciclette al seguito. Perchè qui il turismo è cambiato e pedala, pedala alla grande.

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