C’erano dei bocconi avvelenati, e anche parecchi, disseminati all’interno del giardino condominiale chiuso e recintato di un complesso residenziale in cui abitano 16 famiglie, molte con bambini, che su quel prato e tra quelle siepi giocano tutti i giorni. Un gesto criminale, che è stato denunciato ieri mattina ai carabinieri dalla proprietaria di Dia, una cagnolina meticcia di 7 anni, ridotta in fin di vita dalle esche killer, prima e unica vittima dell’avvelenamento doloso.
È SUCCESSO sabato sera a Desenzano, in via San Benedetto, in un quartiere residenziale ritenuto tra i più rispettabili della città. Eppure quello che è accaduto è incredibile. È probabile che i bocconi intrisi di una sostanza tossica siano stati disseminati proprio per uccidere cani, o altri animali, non certo i bambini del condominio. Ma non per questo l’episodio è meno inquietante: è comunque un reato che il codice penale punisce con il carcere da 6 mesi a 3 anni, quindi i responsabili devono solo sperare di non essere individuati, anche se non meritano di farla franca dopo un gesto così vile. La proprietaria di Dia, Marta D’Angelo, ha sporto denuncia contro ignoti: «Non so chi sia stato - racconta -. Avevo avuto discussioni con qualche vicino per la mia cagnolina, che ogni tanto riusciva a scavalcare la rete e ad entrare nelle parti comuni del giardino condominiale. Ma al di là di qualche sospetto - spiega - non sono in grado di accusare qualcuno di preciso. Ma non sono nemmeno in grado di descrivere il dolore che ho provato nel vedere la mia amata Dia in fin di vita, la tristezza e la rabbia che provo per un gesto così cattivo». Oltre a denunciare il fatto ai carabinieri, Marta D’Angelo si è risvolta anche all’Enpa, la protezione animali, e all’Ats di Brescia, che ha fatto analizzare le esche: petto di pollo e pane intrisi di lumachicida. Dall’autorità sanitaria è stata disposta anche la bonifica, perchè oltre alle sei esche già recuperate potrebbero essercene altre.