Valtrompia, un’autostrada a due «velocità»

di Cinzia Reboni
Dino  Alberti, consigliere 5 Stelle
Dino Alberti, consigliere 5 Stelle
Dino  Alberti, consigliere 5 Stelle
Dino Alberti, consigliere 5 Stelle

Proprio mentre l'accordo - in via di definizione ma non ancora firmato - tra Anas e l'impresa costruttrice Salini ha posto le basi per l'apertura dei cantieri, l'Autostrada della Valtrompia potrebbe tramontare, all'alba del nuovo governo Lega-M5S. Anche se ufficialmente non inserita nell'elenco delle infrastrutture da rivalutare in base ad un'analisi costi-benefici, il raccordo autostradale Concesio-Sarezzo finirà ugualmente sotto la lente dell'esecutivo per stabilire se l'investimento è davvero utile. E per i pentastellati la risposta è no. «Se qualcuno dimostra in modo scientifico, autorevole e attendibile che l'autostrada innalzerà anche di poco l'asticella della qualità della vita dei residenti e la competitività delle imprese del comprensorio, allora si farà - osserva il consigliere regionale del M5S Dino Alberti -. Ma la verità è sotto gli occhi di tutti. Il progetto è anacronistico, obsoleto, inutile, uno sperpero di risorse pubbliche. La Valutazione ambientale è scaduta da 10 anni, e nessuno ha voluto promuovere uno studio serio sulla viabilità della zona, anche perché confermerebbe che l'intervento non risolverebbe nulla». NEL MIRINO di Alberti anche il ridimensionamento del progetto studiato per restare nei 155 milioni di budget e chiudere la vertenza tra Anas e Salini. «La riduzione del tunnel a due sole corsie anziché quattro, oltre a violare la legge sulla sicurezza, ci fa pensare che oltre ad un inutile spreco di denaro, quest’opera è anche dannosa - incalza il consigliere regionale -. Noi non rinneghiamo il fatto che in Valtrompia ci sia un problema di viabilità, ma diciamo che non è questo il modo giusto per risolverlo. Siamo pronti a sederci attorno a un tavolo, ma non per discutere di progetti che prevedono ponti e gallerie, ma di micro interventi che possono cambiare la situazione attuale. Politicamente una mediazione andrà trovata, ma deve rispecchiare determinate condizioni sia tecniche che economiche. Ai sindaci è stata proposta una sola soluzione, ma non le alternative. Tra l’autostrada e il niente, in mezzo c’è il mondo intero». Alberti apre anche agli alleati della Lega, sostenitori invece dell'opera. «Chiediamo di fare un’attenta valutazione: questo vogliamo, e questo è quanto previsto dall’accordo di governo firmato». Il consigliere provinciale delegato all'Autostrada, Diego Peli, è perentorio. «L’autostrada della Valtrompia, così come la Tav, deve essere fatta perché è sempre più necessaria. Non mi risulta che nell’agenda del governo sia inserita tra le opere prioritarie, e i parlamentari della Lega si sono impegnati personalmente affinché venga realizzata. Se il progetto dovesse passare alla commissione parlamentare otterrà sicuramente il via libera - afferma Peli - visto che la maggioranza è favorevole. Se accadrà il contrario, sarà la prova che per qualcuno la Valtrompia, come territorio, non deve evolversi, ed è una scelta che dovrà spiegare ai cittadini». Tranchant l'assessore regionale all'Agricoltura Fabio Rolfi. «Indietro non si torna, neppure se il governo lo volesse. L'opera è strategica, senza ma e senza se». •

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