Torrenti sicuri e a prova di alluvione

di Luciano Scarpetta
Furono ingenti i danni provocati dal maltempo nell’agosto del 2014:  i torrenti in piena trascinarono a valle migliaia di metri cubi di detritiLa ghiaia e i detriti trasportati dalla furia delle piene anomaleFanghi e pietre si accumularono anche nei cortili di alcune abitazioni
Furono ingenti i danni provocati dal maltempo nell’agosto del 2014: i torrenti in piena trascinarono a valle migliaia di metri cubi di detritiLa ghiaia e i detriti trasportati dalla furia delle piene anomaleFanghi e pietre si accumularono anche nei cortili di alcune abitazioni
Furono ingenti i danni provocati dal maltempo nell’agosto del 2014:  i torrenti in piena trascinarono a valle migliaia di metri cubi di detritiLa ghiaia e i detriti trasportati dalla furia delle piene anomaleFanghi e pietre si accumularono anche nei cortili di alcune abitazioni
Furono ingenti i danni provocati dal maltempo nell’agosto del 2014: i torrenti in piena trascinarono a valle migliaia di metri cubi di detritiLa ghiaia e i detriti trasportati dalla furia delle piene anomaleFanghi e pietre si accumularono anche nei cortili di alcune abitazioni

Oltre 1 milione di euro da investire in interventi urgenti e necessari a tutela del territorio. Siamo a Limone sul Garda, Comune tra i più esposti, per conformazione e posizione, ai rischi idrogeologici. Anche per la presenza di una serie di corsi d’acqua che in occasione del violento nubifragio del 2014 causarono non pochi danni e suscitarono parecchia apprensione. L’EMERGENZA. Quella sera di fine agosto un violento temporale lasciò ferite profonde un po’ su tutto il territorio, compromettendo in maniera anche grave gli argini dei torrenti che sfociano a lago. Dopo il passaggio della piena di acqua, dalla valle del Nua al Sopino, dal San Giovanni alla valle del Singol e nella valle del Pura si riversarono centinaia di metri cubi di detriti in pochissimi minuti. Le vallette vennero ripristinate nel corso dei mesi successivi, anche se, come per il torrente San Giovanni, in alcuni punti gli argini rimangono da consolidare. «Una cosa mai vista - ricorda il sindaco di Limone Franceschino Risatti - Tantissima acqua in pochissimo tempo, con i torrenti che rigurgitavano detriti. Nemmeno gli anziani del paese hanno memoria di disastri come quello del 20 agosto del 2014. E proprio per evitare il ripetersi di episodi analoghi, purtroppo sempre più frequenti negli ultimi tempi, l’ultimo proprio a fine ottobre, era necessario fare qualcosa. In riva al lago, a fianco della foce del San Giovanni, sorge anche un campeggio. Non potevamo aspettare oltre». Grazie a un finanziamento regionale di 800mila euro, e grazie ad altri 208.925,68 euro di fondi propri di bilancio, il Comune di Limone nei prossimi mesi, in collaborazione con il consorzio forestale «Terra tra i due laghi», realizzerà una serie di interventi nella valle del Singol sopra la presa dell’acquedotto e in altri quattro posti. GLI INTERVENTI. Tra le varie opere di assestamento idrogeologico che interesseranno un tratto di circa 600 metri, troveranno posto anche la sistemazione delle griglie esistenti, la realizzazione di barriere «ad ombrelli» per il consolidamento del versante roccioso e la mitigazione dello scorrimento dei detriti a valle, sulla falsariga di quelle già presenti sul territorio comunale in località Panorama e a Capo Reamol. Si tratta delle opere più importanti mai realizzate negli ultimi 20 anni a Limone per mitigare i rischi derivanti dal maltempo sul territorio. Buone pratiche mai come in questo caso giustificate dai cambiamenti climatici: scorrendo i dati metereologici scopriamo che negli ultimi decenni è aumentata la frequenza delle tempeste così come l’intensità dei venti che interessano le vallate montane. Lo scenario attuale lascia supporre insomma che in futuro l’ammontare dei danni tenderà ad aumentare con un ulteriore trend al rialzo delle temperature medie, associato a un aumento della frequenza di temperature estreme non solo in estate. In una zona, come quella alto gardesana, caratterizzata da aree molto ripide e scoscese verso lago, dove, lo ricordiamo, si snoda da quasi un secolo la 45 bis, unica arteria di comunicazione per i borghi costieri, da Salò a Riva del Garda. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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