Tavina, il nuovo stabilimento
è una sorsata di acqua fresca

di Sergio Zanca
La nuova fabbrica della Tavina, a Cunettone di Salò verso Puegnago
La nuova fabbrica della Tavina, a Cunettone di Salò verso Puegnago
La nuova fabbrica della Tavina, a Cunettone di Salò verso Puegnago
La nuova fabbrica della Tavina, a Cunettone di Salò verso Puegnago

È terminata la costruzione del nuovo stabilimento della Fonte Tavina, che sorge sempre in territorio di Salò, ma a fianco della strada tra Cunettone e Puegnago. Ora sono iniziate le operazioni per verificare la piena efficienza della struttura, completamente robotizzata.

«Stiamo effettuando le prove di funzionamento - dice l’amministratore delegato, Armando Fontana -. Non ci vorrà molto per avviare la produzione, trasferire l’imbottigliamento dalla fabbrica ai piedi delle Zette, al momento ancora utilizzata».

L’EDIFICIO NUOVO è su due piani (20 mila metri quadrati di superficie lorda di pavimento, con altezza massima di 17 metri), con un ampio piazzale. Rispetto all’attuale fabbrica non ci saranno più problemi di logistica né di transito degli autotreni vicino al centro storico.

Ruspe e scavatori avevano cominciato a estirpare gli olivi della piana vicino all’area artigianale di Cunettone nella primavera dell’anno scorso. Su richiesta della Soprintendenza, 130 piante sono state ricollocate nel parco di Villa e in località Versine.

Per superare il dislivello rispetto alla fonte di captazione, che è nella zona a lago, l’acqua verrà pompata in quota, attraverso condutture che salgono nei pressi delle Versine, superano la collina di Burago e attraversano Pratomaggiore. Il tubo è lungo due chilometri, con 5 pompe.

«L’INVESTIMENTO è stato di 25 milioni di euro», rammenta Fontana, che assicura il mantenimento degli attuali livelli di occupazione: «È un impegno preso undici anni fa, quando abbiamo cominciato a pensare all’operazione. Nessuno dei nostri lavoratori verrà mandato a casa, non vogliamo licenziare nessuno. L’inaugurazione? Intendiamo effettuarla a settembre, alla presenza di autorità di spicco».

E sulla capacità produttiva: «La raddoppieremo, passando da 200 milioni annuali di bottiglie a 400 milioni».

La proprietà (Fontana stesso, la moglie Franca Tonoli con la sorella Piera e il fratello Giuseppe, e l’immobiliare comproprietaria, rappresentata da Giambattista Pini) si è impegnata a dare al municipio 3 milioni e 585 mila euro, sotto forma di opere compensative, importi garantiti da polizze fideiussorie.

IN DETTAGLIO: cessione di 15.930 mq destinati a verde pubblico, una vasca di laminazioneacque piovane, la sistemazione del torrente Riotto (totale oltre 2 milioni di euro) e altri interventi. Tra gli oneri di urbanizzazione, prevista la realizzazione di un parcheggio, uno spazio verde, la schermatura dell’edificio e la rotatoria sulla strada per Puegnago (già completata, viene aperta alla circolazione in queste ore).

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